Muggiò

Comprano una casa ma è un abuso edilizio: sarà abbattuta (ma non subito)

In paese sono arrivate anche le Iene, il sindaco Messina rassicura: "Posticipati sgombero e abbattimento"

Comprano una casa ma è un abuso edilizio: sarà abbattuta (ma non subito)
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Hanno acquistato una casa ma che per l’Ufficio tecnico del Comune di Muggiò risulta un ripostiglio con porticato e ora, quello che a tutti gli effetti è un abuso edilizio, dovrà essere abbattuto.

Acquistano una casa, ma scoprono che è abusiva

Una vicenda che ha lasciato l’amaro in bocca - e anche tanta rabbia - a una coppia di anziani di Muggiò.

I due, Carla e Luciano Bertagna, si sono rivolti anche alla trasmissione Le Iene per cercare di smuovere le acque e raccontare quanto accaduto. Il venditore è riconducibile a un’impresa edile con sede legale a Lissone e l’alloggio venduto si trova nel quartiere Taccona.

Abbiamo investito tutti i risparmi di una vita. Abbiamo acquistato una casa che, però, è accatastata come ripostiglio con portico - hanno raccontato davanti alle telecamere della nota trasmissione - In quattro anni abbiamo speso 105mila euro.

Una storia che, però, per il momento non ha una fine. Le pareti abusive dovranno essere abbattute e dovranno essere ripristinati i luoghi.

Sembrava un amico, intanto ci prendeva in giro. Ci ha proposto questa casa che sembrava un affare - hanno continuato - Ogni volta che, però, chiedevamo di rogitare lui cambiava discorso. Così ci siamo rivolti al Comune.

Hanno continuato i due muggioresi.

L'abuso edilizio

Una volta contattato l’Ufficio tecnico del Municipio la scoperta li ha lasciati senza parole. Quello che - all’apparenza - era un appartamento composto da soggiorno, camera, bagno, disimpegno, porticato e piccolo giardino era invece un completo abuso edilizio.

Infatti secondo gli uffici l’alloggio è registrato come ripostiglio con annesso porticato. E, tirate su due pareti, il porticato è «miracolosamente» stato trasformato in un appartamento ma senza però che le eventuali procedure in sanatoria fossero formalizzate. Alla coppia, nel frattempo, il tribunale civile di Monza ha riconosciuto (per ora) il risarcimento dall’azienda.

Noi siamo abusivi, ci hanno rovinato la vita - ha spiegato Carla - Ci era stata proposta una casa con un prezzo buono. “Ci è andata bene” abbiamo pensato.

Centoquarantamila euro il prezzo pattuito (comprensivo di box e cantina), e la coppia aveva inizialmente versato pure 10mila euro di acconto per bloccare quello che sembrava a tutti gli effetti un buonissimo affare.

Abbiamo chiamato il Comune, ci è stato confermato che non si trattava di un appartamento.

Hanno commentato, amareggiati.

La decisione del sindaco

La coppia ha anche incontrato sia il settore Servizi sociali che il sindaco Michele Messina.

Ho avuto modo di conoscerli e di parlare con loro. Ho deciso, ed è mia facoltà come sindaco, di posticipare di qualche mese la procedura di sgombero e di abbattimento dell’alloggio a Taccona - ha spiegato il primo cittadino al Giornale di Monza - Non possiamo lasciare due persone di 78 anni in mezzo a una strada, così in attesa che trovino una soluzione alternativa ho trovato doveroso allungare i tempi per il ripristino dei luoghi. Serve fare rete, e se qualche famiglia di Muggiò ha un appartamento da affittare a un prezzo ragionevole ai nostri due concittadini può farsi avanti, sarebbe davvero un bel gesto.

Il sindaco Messina, che ha anche la delega all’Urbanistica, ha confermato che si è trattato di un abuso edilizio.

Purtroppo l’abuso c’è e va sanato. Si tratta di una costruzione che risale a qualche anno fa e si sta procedendo ora con le pratiche per l’abitabilità. Al piano terra dovrebbe esserci solo un porticato con uno stanzino, non certo un appartamento abitabile.

Ha concluso il primo cittadino, spiegando la vicenda al nostro giornale.

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