Comune e Gruppi di Controllo di Vicinato insieme per fare il punto sui progetti realizzati e ancora da fare
Il sindaco Simone Gargiulo: "E' intenzione dell'Amministrazione rilanciare questo progetto, è uno strumento che va a potenziare la sicurezza reale e percepita in città".
Progetti realizzati, altri in fase di concretizzazione e altrettanti in prospettiva futura. Si è discusso a 360 gradi la scorsa settimana nel corso di un incontro tra i rappresentanti del Comune di Desio e quelli dei Gruppi di Controllo di Vicinato. L'obiettivo era fare il punto su quanto realizzato fino ad oggi e su quanto c'è ancora da fare.
Comune e Gruppi di Controllo di Vicinato insieme per fare il punto
All'incontro hanno preso parte il Sindaco Simone Gargiulo e il vicesindaco, nonché Assessore alla Sicurezza, Andrea Villa che al termine hanno fatto sapere:
E’ intenzione dell'Amministrazione rilanciare questo progetto, è uno strumento che va a potenziare la sicurezza reale e percepita in città, anche perchè ultimamente sono diversi i cittadini che hanno manifestato la volontà di aderire e formare nuovi gruppi. L’obiettivo è giungere a un coordinamento sempre piu’ coeso ed efficiente, in stretto contatto con la Polizia Locale e in collaborazione con le Forze dell’Ordine del territorio”.
“I Gruppi di Controlli di Vicinato sono una realtà sempre più importante per la nostra città, grazie a tutti quei cittadini che si impegnano volontariamente per i propri quartieri - ha aggiunto il primo cittadino. In questo caso parlare di sicurezza significa creare più tutela, è vicinanza, prossimità alle persone che percepiscono una tranquillità sapendo che esistono progettazioni condivise - afferma il Primo Cittadino - Ringrazio a nome di tutti i desiani coloro che sono attivamente impegnati in questo progetto, un esempio concreto di sicurezza partecipata, che rappresenta un importante tassello in tema di tutela della legalità e di promozione della convivenza civile”.
Quanti sono i gruppi di controllo a Desio
I gruppi di Controllo di Vicinato a Desio sono attualmente 16 e si trovano dislocati in diverse zone: 4 nel quartiere Prati, 1 nel quartiere Stazione, 4 nel quartiere Spaccone, 1 nel quartiere San Giorgio, uno in via Milano, 1 in via San Martino, 1 in via Mazzini, 1 in via Lissoni e uno in via Bellerio, che presidiano anche le zone limitrofe.
“Sedici gruppi, 168 aderenti: rappresentano una straordinaria risorsa di cittadinanza attiva, condivisa e partecipata per la realizzazione e l’implementazione dei livelli di sicurezza per la nostra città - ha rimarcato l'assessore Villa. Oggi facciamo un bilancio e rilanciamo il progetto, per arrivare a estenderlo in altre zone della città”.
L'accordo con la Prefettura
Proprio in merito al controllo di chinato il Comune ricorda che a marzo 2022 è stato firmato un accordo con la Prefettura di Monza Brianza, unitamente ad altri Comuni della Provincia, per lo sviluppo di sempre più efficaci forme di collaborazione tra Enti locali e cittadini a tutela della sicurezza dei territori, attraverso una forma di collaborazione che vuole sostenere l’azione delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale agevolando il dialogo con i cittadini, agevolando le modalità di segnalazione di episodi criminali, di disordine sociale e di degrado. Il Patto è corredato da un vademecum, approvato dal Ministero dell’Interno, in una logica di maggiore efficienza, per la gestione delle interazioni tra i gruppi e le Forze territoriali.
Il vademecum
sIl vademecum ricorda anzitutto che il Controllo di Vicinato è uno strumento di prevenzione della criminalità e di cultura della sicurezza, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di polizia statali e con le Polizie locali. Fare “Controllo del Vicinato” significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, con l’intento di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.
Cosa non fa
Non si sostituisce alle Forze di polizia che hanno il compito esclusivo di svolgere l’attività di repressione e di ricerca degli autori dei reati. Pertanto, a titolo esemplificativo: non interviene attivamente in caso di reato, fatte salve le prerogative che la legge riserva ad ogni cittadino; non fa indagini sugli individui; non scheda le persone; non si intromette nella sfera privata altrui. È da considerarsi vietata qualsiasi iniziativa personale, ovvero qualunque forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio.