In Auditorium

Comunicazione e bullismo, le scuole incontrano Tik Tok, Agcom e Corecom

Iniziativa promossa dal gruppo Netweek e dal commissario dell'Agcom Massimiliano Capitanio

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Bullismo, comunicazione e uso consapevole dei social al centro della chiacchierata con gli alunni delle scuole di Seregno nell'auditorium di piazza Risorgimento: presenti tanti ospiti.

Tanti relatori sul palco

Tanti i relatori che si sono alternati sul palco. Al centro temi come bullismo, comunicazione, internet e social network. Una mattinata promossa dal gruppo Netweek, rappresentato dal direttore del Giornale di Seregno Sergio Nicastro, in collaborazione con Massimiliano Capitanio, commissario Agcom e che ha ottenuto il sostegno dell'Amministrazione comunale. Oltre a loro sul palco sono saliti anche la presidente di Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) Lombardia Marianna Sala, il segretario generale di Fondazione Carolina, Ivano Zoppi e Luana Lavecchia, responsabile per le relazioni istituzionali di TikTok in Italia.

"Ciò che va su internet resta in eterno"

Questo è un po' il messaggio che è stato tramandato nel corso dell'incontro. Un messaggio ribadito da più relatori. Marianna Sala ha illustrato alcuni dati e lanciato un monito importante agli studenti:

"Un ragazzo su tre è o è stato vittima di cyberbullismo, uno su quattro ha subito episodi di revenge porn. Tutto ciò che mettete online sfugge al vostro controllo. Invito a domandarvi 'Se ciò che voglio postare fosse scritto su un muro della città e tutta la città lo venisse a sapere, a me va bene?'. Se dovessi avere anche solo il minimo dubbio, allora è meglio non pubblicare. Riflettete sempre un secondo in più".

Capitanio ha invece illustrato di cosa si occupa Agcom, sottolineando come la comunicazione sia un diritto, come l'obiettivo sia quello di tutelare i minori e come le piattaforme sono uno strumento che va regolato e gestito.

Tik Tok e Fondazione Carolina

Tra i relatori, appunto, anche Luana Lavecchia di Tik Tok, che ha raccontato come ogni cosa possa diventare virale, coinvolgendo anche gli stessi ragazzi in domande e risposte.

"I video, una volta pubblicati, possono finire ovunque, non hanno destinatari. Ricordatevi che esiste un algoritmo, che va educato: esiste apposta il tasto 'Non mi piace'. Chiedetevi se quel determinato video vi piace e cosa volete vedere".

Zoppi ha invece raccontato come è nata e di cosa si occupa Fondazione Carolina, che previene e cura il cyberbullismo e altri disagi online di bambini e ragazzi. Voluta da Paolo Picchio dopo che la figlia Carolina, dopo essere stata vittima di un filmato a sfondo sessuale di cui non era a conoscenza. Carolina decise di buttarsi dalla finestra della sua abitazione a Novara dieci anni fa: è la prima vittima riconosciuta di cyberbullismo.

"Ponetevi sempre la domanda: se capitasse a me? O a qualcuno a me caro come una sorella o un fratello? - ha aggiunto Zoppi - La rete è un'opportunità meravigliosa, ma va usata nel modo corretto. Se sapete che qualcuno è una vittima, alzate la mano, non giratevi dall'altra parte. Non state in silenzio".

Non sono mancate poi domande di ragazzi e insegnanti, che hanno voluto approfondire alcune questioni e soddisfare le proprie curiosità.

Martedì sul Giornale di Seregno, sul Giornale di Desio, sul Giornale di Carate, sul Giornale di Monza e sul Giornale di Vimercate uno speciale sull'incontro.

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