Con il 2025 l'Ugaf chiude, fine di un'epoca per gli ex Autobianchi
Il presidente: "La nostra storia non sarà dimenticata, e il ricordo di quello che abbiamo costruito insieme resterà per sempre".
Con la 53esima assemblea ordinaria dei soci, si è ufficialmente conclusa la storia dell’Ugaf Gruppo 45, l’associazione nata per mantenere vivi i legami tra gli ex-dipendenti dell’Autobianchi di Desio e per custodire la memoria di uno stabilimento che ha segnato un’epoca nell’industria automobilistica italiana.
L'Ugaf chiude, il rammarico del presidente
L’Ugaf, che è l'associazione Seniores Aziende Fiat, era nato nel 1992, subito dopo la chiusura dello stabilimento Autobianchi, che per decenni aveva dato lavoro a migliaia di persone e prodotto automobili divenute simbolo di innovazione e design, come la Primula, la A112 e la Y10. L’associazione, oltre a mantenere viva la memoria di quel periodo, si era fatta promotrice di numerose iniziative culturali, sociali e ricreative, diventando un punto di riferimento per la comunità locale e per gli ex-dipendenti.
Durante l’assemblea, il presidente Santo La Rocca ha annunciato con rammarico la decisione di chiudere l’associazione, spiegando che "il mandato triennale del Comitato Esecutivo è giunto al termine senza possibilità di rinnovo, a causa della mancanza di nuovi candidati, vista la fine del mio mandato dal 2021. Chiudere non è una decisione facile, ma inevitabile – ha spiegato La Rocca – Abbiamo fatto tutto il possibile per mantenere viva l’associazione, ma oggi non ci sono più le condizioni per andare avanti, visti anche i pochi iscritti. Lasciamo una grande eredità di memoria e amicizia che resterà nei cuori di tutti noi".
Un percorso durato oltre trent'anni
Un percorso durato oltre trent’anni. E' stato poi distribuito il tradizionale panettone natalizio personalizzato con il logo dell’Ugaf: "Non è solo un dono, ma un modo per dire grazie a tutti voi che avete condiviso questo cammino", ha aggiunto il presidente. Con la chiusura dell’Ugaf, si conclude un capitolo importante della storia di Desio e della memoria collettiva di una comunità che si era stretta attorno allo stabilimento Autobianchi, simbolo di progresso e lavoro per la Brianza:
"La nostra storia non sarà dimenticata, e il ricordo di quello che abbiamo costruito insieme resterà per sempre - ha concluso Santo La Rocca - L’Ugaf lascia un’eredità fatta di amicizia, tradizione e orgoglio per un passato che ha segnato profondamente il territorio e le vite di tante persone".