Consegnate le chiavi degli appartamenti destinati alle donne vittime di violenza
Gli alloggi sono stati assegnati da Regione Lombardia ad alcune realtà associative di riferimento tra cui C.A.DO.M. di Monza Brianza
Oggi, giovedì 23 gennaio, a Varese sono state simbolicamente consegnate le chiavi di sette appartamenti destinati ad ospitare donne vittime di violenza sulla base del progetto sperimentale promosso dalla Regione in collaborazione con Aler, Centri Antiviolenza e Case Rifugio.
Gli alloggi
Gli alloggi sono stati assegnati ad alcune realtà associative di riferimento sul territorio, tra cui: Eos Centro Ascolto Donna di Varese, Telefono Donna di Como, Associazione Rete Rosa di Saronno, Società Cooperativa Sociale L’una e le Altre di Varese e C.A.DO.M. di Monza Brianza – verranno messi a disposizione per un minimo di 5 anni. Il contributo regionale coprirà interamente, per tutto il periodo, il canone di affitto e le spese reversibili. Al termine del primo quinquennio, gli alloggi potranno rimanere a disposizione dei soggetti gestori dei CAV/CR con un canone di locazione concordato.
Il piano per l'autonomia abitativa
L’iniziativa rientra nel piano per autonomia abitativa delle donne vittime di violenza varato dalla Regione, che con uno stanziamento di tre milioni di euro, che per questa finalità consentirà la messa a disposizione di 64 appartamenti su tutto il territorio regionale. Nei mesi scorsi, sono stati già consegnati gli appartamenti delle Aler di Milano, Pavia-Lodi, Brescia-Cremona-Mantova.
Nel suo complesso questa innovativa misura, vede, ad oggi, da parte di Regione Lombardia uno stanziamento complessivo di 3 milioni di euro, dei quali 300.000 euro destinati ai CAV e alle CR per i costi relativi all’accompagnamento delle donne nella sperimentazione (costi di personale ma anche arredi degli alloggi, costi di trasporto, spese di registrazione del contratto, utenze ecc).
All’evento, che si è svolto nella sede Aler di Varese, hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana; l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini; l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco; l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso; l’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi; il presidente della IX Commissione regionale Sostenibilità Sociale Casa e Famiglia, Emanuele Monti; e i vertici di Aler Varese Como Monza Brianza e Busto Arsizio: il presidente Stefano Cavallin e il direttore generale Luca Rocchetti.
“Siamo orgogliosi di poter offrire un sostegno concreto a queste donne, certi che potrà rappresentare uno stimolo e un sostegno per riprendersi il prima possibile le loro vite lontano da paure e violenze”. Così il presidente della Regione Attilio Fontana a margine della cerimonia di consegna delle chiavi. “Casa e lavoro – ha osservato il governatore – sono le colonne sulle quali si costruisce la vita di una persona. E per chi ha subito un torto ingiusto, come lo sono le violenze di genere, è ancora più importante essere supportato. Oltre alla misura sulla casa – ha ricordato – abbiamo messo in campo azioni per l’inserimento lavorativo e la formazione. Solo quest’anno, sono oltre 16 i milioni, fra fondi statali e regionali, a disposizione dei 57 Centri antiviolenza e della 161 case rifugio e di accoglienza”.
Cadom Monza "Una boccata d'ossigeno per le donne"
Tra coloro che usufruiranno degli alloggi c'è anche una donna che risiedeva a Monza. Ne ha parlato Manuela Gandini di CADOM:
“Per la donna che abbiamo aiutato è stato un vero salto di qualità, perché lei aveva già un’abitazione, era alla fine del percorso della violenza, ma non poteva assistere alle spese. Il costo della vita, soprattutto a Monza, è molto alto. L’assegnazione di questo alloggio, infatti, lei l’ha vissuto come una boccata d’ossigeno, un modo per ripartire”.
Tra le altre testimonianze anche quella di Oriella Stamerra di Reete Rosa ODV di Saronno:
“La Regione Lombardia ha sempre sostenuto i Cav sia per il lavoro che per la casa – ha affermato Stamerra - Questa è una cosa diversa, non nell’obiettivo ma nella modalità. Noi non ci tiriamo mai indietro, ma il carico di lavoro è sempre molto importante. L’esperimento di questi alloggi deve continuare”.