Consegnate venti pietre d'inciampo ai sindaci della Brianza
Sono dedicate ad altrettanti deportati. Saranno collocate davanti alle loro abitazioni.
La cerimonia di consegna delle pietre d'inciampo si è tenuta oggi, giovedì 8 luglio 2021, nella sede della Provincia di Monza e Brianza.
Pietre d'inciampo
Venti pietre per non dimenticare. Sono state consegnate oggi, giovedì 8 luglio, ai sindaci della Brianza i cui Comuni fanno parte del comitato per le pietre d'inciampo di Monza e Brianza. Alla cerimonia, che si è tenuta nella sede della Provincia a Monza erano presenti il presidente dell'ente sovracomunale Luca Santambrogio, il vice prefetto Lea Saporetti, il vice presidente del comitato Fabio Lopez e Roberta Miotto dell'associazione senza confini, mentre era collegata da remoto la presidente del comitato Milena Bracesco.
Giornata della Memoria
Le pietre, realizzate da un artista tedesco, saranno collocate nei vari paesi davanti alle abitazioni che furono abitate dalle persone deportate in occasione delle iniziative per la Giornata della Memoria. I Comuni interessati dalla consegna di oggi sono stati Aicurzio, Albiate, Arcore, Barlassina, Bellusco, Bernareggio, Bovisio Masciago, Briosco, Brugherio, Carate Brianza, Cesano Maderno, Cogliate, Desio, Giussano, Lentate sul Seveso, Limbiate, Lissone, Meda, Monza, Nova Milanese, Ronco Briantino, Seregno, Sovico, Sulbiate, Triuggio, Vedano al Lambro, Verano Brianza, Villasanta e Vimercate, con Sulbiate e Cogliate che hanno organizzato però la cerimonia della posa nel 2020.
Il sostegno della Provincia
Il presidente della Provincia Luca Santambrogio ha sottolineato l'impegno della Provincia nel sostenere l'azione del comitato e ha posto l'accento sull'incontro odierno come un modo per ricominciare. Particolarmente sentita la consegna di oggi per la presidente del comitato Milena Bracesco. Una delle pietre, quella destinata al Comune di Monza era infatti dedicata alla memoria di suo padre Enrico Bracesco, antifascista deportato e assassinato nel Castello di Hartheim, centro di sperimentazione medica nazista legato al terribile progetto Aktion T4. La presidente ha voluto comunicare la sua vicinanza a tutti i parenti dei deportati.
"Il comitato pietre d'inciampo non si ferma - ha spiegato - E nonostante le difficoltà si incontra oggi per rinnovare gli impegni e consegnare ai Comuni le pietre d'inciampo dei nostri concittadini brianzoli".
Dal canto suo il vicepresidente Fabio Lopez ha invitato a pensare ai deportati non solo come vittime.
"Erano persone che hanno agito - ha spiegato - Operai che hanno scioperato e soldati che dopo l'8 settembre hanno fatto una scelta molto difficile".
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