Cavenago di Brianza

Consegnato alla consigliera Ester Intini di Guida il premio come «Italiana dell’anno» da Anpit

La cavenaghese è stata premiata per via del suo impegno nella sensibilizzazione e formazione sul tema sicurezza

Consegnato alla consigliera Ester Intini di Guida il premio come «Italiana dell’anno» da Anpit
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E il premio di «Italiana dell’anno» va... alla consigliera comunale di Cavenago Ester Intini Di Guida. La donna è stata infatti premiata dall’Anpit-Azienda Italia (L’Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario). Un premio che la donna ha ricevuto nel corso del gran galà del sodalizio, andato in scena al Palazzo delle Esposizioni a Roma.

Consegnato alla consigliera Ester Intini di Guida il premio come «Italiana dell’anno» da Anpit

La scelta dell’associazione nei confronti di Intini, deriva dal grandissimo impegno profuso dalla donna per la promozione della sicurezza. La consigliera comunale infatti nel 2019 ha perso purtroppo un figlio, Gabriele Di Guida, rimasto vittima di un terribile e tragico incidente sul lavoro, mentre si trovava nell’azienda dove lavorava a Sulbiate. Un tragico evento, dopo il quale Intini e la famiglia, hanno deciso di impegnarsi attraverso la fondazione di un’associazione: «Gabry nel cuore», per promuovere la sicurezza a 360°, non solo nel mondo del lavoro, ma anche in tutti gli altri ambiti e nel quotidiano.

«Questo premio ovviamente mi ha emozionato molto, ma non si tratta assolutamente di un punto di arrivo, bensì di una tappa di questo percorso che mi incentiva ad andare avanti - ha spiegato Intini - È un premio che è stato del tutto inaspettato e io mi sentivo veramente molto piccola in quel contesto fatto di tanti imprenditori».

Il premio in particolare è frutto di un lavoro svolto da Intini, che è partito proprio più di un anno fa e che è stato sostenuto da Anpit, quando la donna si è recata all’inizio del 2024 a Roma per diversi appuntamenti di formazione nelle scuole superiori della capitale.

«Ho tenuto questi incontri che facevano parte di una serie di attività che gli studenti svolgevano sul tema della sicurezza - spiega Intini - Al termine di questi incontri, gli studenti dovevano realizzare dei lavori. I migliori tre sono stati poi premiati con delle borse di studio proprio intitolate al mio Gabriele. Anpit ha apprezzato molto il mio lavoro e ha così deciso di sostenere il progetto. Anche quest’anno tornerò quindi a Roma per la stessa progettualità, andando di nuovo a parlare con gli studenti».

Il lavoro va avanti

La consigliera ha poi nuovamente sottolineato come il suo lavoro e la sua opera di sensibilizzazione e formazione sul tema della sicurezza, continuerà ad andare avanti:

«Nel corso di questi anni non ho bussato mai alla porta di nessuno, ho iniziato a fare con naturalezza il mio percorso, incontrando tante persone, che mi hanno accolto e hanno creduto fortemente nel mio progetto. Continuerò a donare la storia di Gabriele esattamente come un dispositivo di sicurezza, per evitare che la stessa ingiustizia che ha subito Gabriele, possa capitare ad altri».

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