Consiglio comunale infuocato e parte uno "stronz.."
L'insulto pronunciato dalla presidente del Consiglio comunale e la reazione della Sassoli: "Non è un bell'esempio"
E' stato un Consiglio comunale a dir poco acceso quello di ieri sera, lunedì 14 luglio 2025 a Monza. Del resto dopo un weekend come quello trascorso, con le polemiche per il funerale nero e la guerriglia urbana in via Bergamo, era inevitabile.
Gli insulti alla Sassoli
Gli animi già tesi sono esplosi due volte e sempre ai danni della consigliera comunale di opposizione Martina Sassoli. Prima l'ex assessora è stata bersaglio di una frase fuori microfono di Lorenzo Spedo, poi di quella della presidente del Consiglio comunale Cherubina Bertola, anche se non è chiarissimo a chi si fosse rivolta con quel "stronz" pronunciato senza che si fosse spento il microfono.
Spedo (Lab Monza) era intervenuto sul tema della sicurezza, con toni molto critici anche verso la sua stessa maggioranza: "Le scelte non hanno a che vedere con le indicazioni di mandato. La priorità sono i furti in casa, ma abbiamo sempre in bocca i maranza. Voglio fare proposte concrete su sicurezza come l'educativa di strada. Sono stati attivati tre progetti, ma non hanno risolto la situazione e non è bastato perché il Comune di Monza non ha messo un soldo sull'educativa di strada che invece ha bisogno di continuità per funzionare".
Parole in cui Sassoli ha letto la tensione in maggioranza e appena ha preso parola ha chiesto: "Tutto bene in casa vostra? Da un paio di interventi in Aula e dalle stoccate del consigliere Spedo è chiaro che ci sia un po' di maretta".
Da "Sciacquati la bocca" a "stronz"
Il primo insulto fuori microfono a Sassoli è arrivato a quel punto proprio da Spedo e a riferirlo in Aula è stata la stessa Sassoli: "E' successa una cosa grave, mi ha detto: Sciacquati la bocca!", ha riferito Sassoli.
Non è mancato il sarcasmo di Piffer che ha commentato: "Il consigliere Spedo di LabMonza durante il consiglio comunale interrompe l’intervento di una consigliera di minoranza dicendole fuori microfono sciacquati la bocca, posso pero garantire che l’ha detto in modo inclusivo e non patriarcale".
Fuori microfono anche Marco Monguzzi ha commentato: "E poi si dicono femministi...", prima che la presidente del Consiglio riportasse l'ordine.
"Nessuno è autorizzato a dire quello che vuole contro gli altri, purtroppo ci siamo detti di tutto fuori microfono. Censuro anche questa volta come sempre", ha commentato Cherubina Bertola.
Il commento di Sassoli
Sembrava fosse tornata la calma in Aula, dopo il battibecco tra Sassoli (che chiedeva provvedimenti contro Spedo) e la presidente del Consiglio (che si è detta invece "minacciata" dal tono di Sassoli) e che è arrivata a chiedere l'intervento dell'agente se qualcun altro avesse parlato fuori microfono.
Poco dopo però è stata proprio Bertola davanti al brusio che si era nuovamente creato in Aula prima della presentazione della proposta di delibera calendarizzata a perdere le staffe e a lasciarsi andare a quello "Stronz" (come si vide dal video).
Non si è fatta attendere la reazione di Sassoli: che ha commentato "Succede che a Monza, in un’aula istituzionale, una PRESIDENTA del Consiglio Comunale decida di insulare una collega. O forse un collega. O forse tutti i colleghi, perché non è ben chiaro (con il suo asterisco vocale) a chi volesse riferirsi. Che si riferisse a lei, a lui, a me o a noi, poco cambia. Questo di sicuro non è l’esempio di Presidente di nessuna assemblea democraticamente eletta. Forse la PRESIDENTA in questione non è in grado di ricoprire il ruolo per cui è stata eletta?"
Le reazioni della politica
Un duro commento all'accaduto è arrivato subito dall'ex consigliera leghista Federica Mosconi che stava seguendo la seduta da casa: "Credo che il livello si stia davvero abbassando un po' troppo - ha detto - Sono rimasta basita e delusa, ma ormai è certo che se fosse stato il presidente Filippo Caratti o la sottoscritta come presidente del Consiglio si sarebbero pretese le dimissioni".
Non è mancata nemmeno la reazione di Paolo Piffer, consigliere comunale di Civicamente Monza: "Ieri sera durante il consiglio comunale la Presidente del Consiglio ha dato della str**za ad una consigliera di minoranza. Non è la prima volta che la presidente dimostra la sua inadeguatezza al ruolo, dovrebbe essere arbitro del confronto democratico tra i partiti, ma non ci riesce. Censura le opposizioni levando la parola, interpreta a suo piacimento il regolamento, non contiene le intemperanze degli assessori e da ieri offende anche liberamente i consiglieri.
Cos’altro dovrebbe succedere? Verranno finalmente presi provvedimenti? Vedremo.
Il partito democratico ormai di democratico non ha più nulla".