I dubbi sul progetto

Contestato il progetto dei 20 posti auto che serviranno il plesso di Costa Lambro

"Quel posteggio porterà più traffico".

Contestato il progetto dei 20 posti auto che serviranno il plesso di Costa Lambro
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"Possibile che tre anni di studio del problema abbiano portato a questa soluzione così impattante sull’ambiente e così banale nel suo tentativo di essere risposta e soluzione?". L’annunciato progetto della Giunta di realizzare un posteggio pubblico per una ventina di auto, a servizio del plesso della scuola elementare di Costa Lambro in via Montello, solleva le perplessità dei referenti del Comitato CiVitaVerde e della Commissione Cultura Alternativa.

Contestato il progetto dei 20 posti auto che serviranno il plesso di Costa Lambro

"Che ci sia un problema di traffico su questa strada, durante l’entrata e l’uscita degli studenti da scuola, è cosa nota a tutti i residenti di Costa e ai caratesi che si trovano a passare di lì, e sappiamo che serve trovare una soluzione... - spiegano i referenti - Ricordiamo però che ci sono diversi posti di parcheggio auto in linea, lungo la strada fino alla scuola, e alcuni altri sotto la scalinata. Verrà realizzato un nuovo parcheggio, che metterà 20 altri posti auto al posto del grande prato sul pendio. Si voleva risolvere un problema di traffico e si crea invece traffico ulteriore, in un contesto che proprio non ne ha bisogno!", aggiungono chiedendo che l’Amministrazione comunale possa ravvedersi...
L’area del posteggio (ceduta gratuitamente dalla proprietà al Comune, ndr) è inserita in un "contesto ambientale di pregio, delicato, di classe geologica di tipo 3, con i suoi rischi idrogeologici", precisano ancora.
Per questo il nuovo parcheggio, a loro dire, non rappresenta affatto "una soluzione", ammessa sì dalle norme, ma con "un costo elevato sia dal punto di vista ambientale-paesaggistico sia anche economico per il bilancio comunale...".

Le proposte

"La nostra vuole diventare una proposta, nella speranza di un ripensamento. Senza rinunciare al verde, senza distruggere un pendio e trasformarlo in un parcheggio, senza portare altre auto e senza spendere ancora i soldi dei cittadini - dicono i portavoce di CiVitaVerde - Si potrebbe, per esempio, intervenire con uno studio viabilistico che preveda la trasformazione di quella strada in un senso unico, anche in accordo con l’azienda di trasporti autobus. Si potrebbe aggiungere un’efficace segnaletica stradale che crei percorsi pedonali in sicurezza... Si potrebbero finalmente iniziare a realizzare, proprio da qui, dei percorsi pedonali protetti che colleghino le frazioni al centro di Carate. Tutto questo, insieme ad un diverso atteggiamento culturale, come oggi chiedono tutti i Piani di governo del territorio, per incrementare la “mobilità dolce” e non, invece, l’uso dell’automobile. Si potrebbero fare altri interventi, magari meno semplici ma a costo zero, rispetto ad un parcheggio nuovo che rovina per sempre un pendio nel verde. Un nuovo parcheggio ad uso di chi poi, oltre all’uso di quei pochi momenti del giorno? - si chiedono ancora- Anche la Soprintendenza si pronuncia in modo chiaro sull'impatto che l’intervento intervento proposto avrà sul territorio, e insiste sul pregio paesaggistico-ambientale del contesto...".

"Un progetto inopportuno"

"E’ un progetto inopportuno sotto tanti punti di vista - precisano i tecnici del comitato sorto due anni fa per tutelare il territorio e il verde della città - Non si poteva valutare un senso unico temporaneo come accade nel vicino plesso elementare della scuola di Villa Raverio a Besana? Non si poteva studiare un senso unico permanente con percorsi a protezione dei pedoni? Di certo questa soluzione non risolve il problema di andare a scuola in sicurezza, anzi...".
"Quello che più mi rammarica - sottolinea Enrico Mason, referente della Cca - è che sia mancato, ancora una volta, il confronto. Non sono stati creati dall’Amministrazione momenti preliminari con le realtà territoriali associative, sia ambientaliste sia civiche che da anni si spendono per difendere il futuro e per scelte che siano attente al territorio e all’ambiente. Elaborare insieme, trovare strumenti di partecipazione, progettare un futuro diverso si può e si deve. Siamo in un contesto eccezionale e stupendo: per questo ci si deve sforzare per pensare una viabilità diversa, per fare arrivare meno auto... Costa, come Agliate e l’area della Rovella, meritano attenzione e cura nelle scelte sulla sicurezza pedonale che si fanno sì progettando, ma partendo da chi sta e vive sul territorio".

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