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Contro delocalizzazione e tagli: tre giorni di sciopero dei lavoratori Adac

Lo stop alle attività nella sede monzese è previsto da domani, sabato, a martedì

Contro delocalizzazione e tagli: tre giorni di sciopero dei lavoratori Adac
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Contro delocalizzazione e tagli: tre giorni di sciopero dei lavoratori Adac, azienda monzese di via Borgazzi. Lo stop alle attività è previsto a partire dalle 14.30 di domani, sabato 31 luglio 2021, fino al medesimo orario di martedì 3 agosto.

Contro delocalizzazione e tagli

"I lavoratori continuano con determinazione la lotta per cambiare il piano di ristrutturazione voluto dai vertici dell'azienda tedesca che prevede la delocalizzazione di alcuni servizi all'estero", ha fatto sapere Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil Mb.

Quella monzese è l'unica filiale italiana di Adac, club automobilistico con sede centrale a Monaco di Baviera. Gli uffici monzesi, nei quali sono impiegate soprattutto donne con un'età media sui 40 anni, fornisce servizi di consulenza ai turisti tedeschi. E proprio la flessione dei flussi turistici legati alla pandemia ha inciso sulla decisione di tagliare posti di lavoro a Monza per delocalizzare in Grecia e in Spagna.

La lettera di Allevi e Santambrogio

Accanto alle lavoratrici e ai lavoratori di Adac anche il sindaco di Monza Dario Allevi e il presidente della Provincia Luca Santambrogio che hanno inviato una missiva al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia e ai vertici di Atac.  Una lettera in cui hanno espresso la più viva preoccupazione per quanto riguarda la situazione occupazionale.

"Questo piano di ristrutturazione determinerebbe danni economici e sociali, con ricadute negative sul territorio e in particolare sull’occupazione femminile, che ha già subito un drammatico calo nel nostro Paese a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Si sottolinea che l’unica filiale europea a perdere occupazione è quella italiana, nonostante il riconosciuto livello di qualità garantito, frutto delle elevate competenze delle lavoratrici e dei
lavoratori italiani acquisite in decenni di esperienza dal 1975 ad oggi. Ci risulta che, attualmente, nonostante la richiesta di proroga del Fondo Integrazione Salariale il lavoro sia ripreso a pieno regime per l’alta stagione e vi sia solo un lieve calo di fatturato. Possiamo prevedere che il flusso turistico aumenterà notevolmente e pensiamo che il lavoro generato nel nostro paese dalla bellezza della nostra terra e dal nostro patrimonio artistico e culturale debba essere difeso".

"Serve responsabilità sociale"

E aggiungono. "Pensiamo che Adac, come datore di lavoro con una forte responsabilità sociale, debba fare la propria parte per perseguire questo obiettivo, riconsiderando la delocalizzazione e il licenziamento di lavoratori storici e professionali in Italia per assumerne altri in diversi paesi europei; anche nel quadro delle ottime relazioni istituzionali che legano Italia e Germania e i rispettivi Automobile Club".

 

 

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