La triste storia

Costretta a dormire in strada, il caso arriva in Comune

Trentaquattrenne di Monza in gravi difficoltà. Piffer: "Dovremo fare qualcosa per il diritto alla casa"

Costretta a dormire  in strada, il caso arriva in Comune
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Cacciata di casa perché troppo piccola per ospitarla, per qualche giorno, grazie alla mobilitazione dei monzesi, aveva trovato un riparo. Ma ora è tornata a dormire in strada. E il caso è stato letteralmente portato in Comune dal consigliere comunale Paolo Piffer

La triste vicenda

La storia di Desy Pandolfi, 34enne italiana, è di una storia di difficoltà, disperazione e paura.

L'incubo della  giovane di Monza con problemi di salute è iniziato nel momento in cui ha dovuto abbandonare il monolocale dove vive la madre perché non idoneo a ospitarle, senza che alcun parente potesse ospitarla.

Dopo aver passato qualche notte all'aperto, la stessa 34enne aveva lanciato un appello tramite i social (il gruppo EasyMonza per la precisione) chiedendo agli utenti se avessero delle coperte da donarle per poter affrontare il freddo. La risposta era stata superiore alle attese perché non soltanto diversi monzesi le avevano donato le coperte, ma grazie ad alcune donazioni ha trovato un posto letto alla  cascina Costa Alta. Da una settimana però quei soldi sono finiti e così la monzese è tornata a vivere in strada, nella zona di via Lecco.

L'appello

Giorni che, nelle speranze dei più, dovevano servire ai Servizi sociale per trovare una soluzione alternativa che però non è stata trovata.

"Il Comune ha risposto che non ha offerto una alternativa alla ragazza - ha rimarcato il consigliere comunale Paolo Piffer che si sta occupando della vicenda, impegnandosi in prima persona  -  Lei sta dormendo in via lecco e ha paura. Ora io la recupero e andiamo davanti al Comune: o si trova una soluzione o ci facciamo portare via con la forza".

E così è stato, tanto che Piffer e Pandolfi hanno raggiunto il Municipio

 "Se dovesse andare tutto storto penso di farla dormire in auto davanti al Palazzo comunale. Sto con lei in auto. Se con le buone non è cambiato niente, dovremo fare qualcosa per il diritto alla casa. Non si può pensare che debba dormire per strada contro la sua volontà. Ha paura, è terrorizzata».

L'incontro

Il faccia a faccia con il sindaco Paolo Pilotto c'è stato. Il primo cittadino ha ascoltato la 34enne, sentito i Servizi e si è reso conto che la situazione era insostenibile.

Per questo motivo si è mosso immediatamente  ed è stata trovata una soluzione: la 34enne avrà  un posto letto per i prossimi giorni, ma dovrà aderire e rispettare le disposizioni contenute in un progetto stilato dai Servizi sociali per evitare che si possa ripetere la situazione in cui era finita

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