Quarta ondata Pandemia

Covid, Moratti in visita al "pre-triage" mobile del Pronto Soccorso di Desio

L'obiettivo è intercettare il paziente non urgente prima che giunga al triage di Ps alleggerendo la pressione sulle strutture.

Covid, Moratti in visita al "pre-triage" mobile del Pronto Soccorso di Desio
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Covid, Moratti in visita al "pre-triage mobile" del Pronto Soccorso di Desio.

Questa mattina, domenica 26 dicembre, Santo Stefano, la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti ha effettuato un sopralluogo nell'area del Pronto Soccorso dell'ospedale di Desio dove Areu e Regione Lombardia hanno avviato un progetto di sperimentazione legato a triage e diagnosi dei cittadini che presentano sospetti sintomi di Covid.

Assieme a Moratti, erano presenti il responsabile dell'attività di Areu, Alberto Zoli, il direttore generale dell'Asst Brianza, Marco Trivelli, il direttore sociosanitario Guido Grignaffini, il presidente della Provincia Mb, Luca Santambrogio e il sindaco di Desio, Simone Gargiulo.

Covid, "pre-triage mobile" davanti al Pronto Soccorso

Il progetto sperimentale ha l'obiettivo di "alleggerire" la pressione su Pronto Soccorso e ospedale in questa quarta ondata Covid e di alleggerire non solo la pressione sul personale sanitario, ma anche scongiurare i contagi in ambienti frequentati da più persone, arrivati al Ps per altre emergenze.

Per questo motivo, Areu e l'assessorato al Welfare di Regione Lombardia hanno previsto l'utilizzo di un'unità mobile ambulatoriale per Usca (le Unità speciali di continuità assistenziale) con attivazione da PS e 118 per casi accertati o sospetti Covid.

Covid, il sopralluogo per monitorare il progetto sui Ps

Dopo l'aumento della curva dei contagi in queste settimane, Areu e Regione Lombardia hanno così pensato di avviare questo progetto sperimentale come spiegato dal coordinatore dell'attività di Areu, Alberto Zoli:

"La situazione di sovraffollamento dei PS, che nel corso di questa quarta ondata gravata dalla coesistenza di elevato numero di pazienti non Covid e dall'incremento progressivo dei pazienti Covid, impone di trovare soluzioni alternative sul territorio per la gestione dei pazienti non urgenti".

Sovraffolamento Covid, gli obiettivi del camper di Unità mobile

Ecco dunque che il percorso auspicabile e da realizzare, dovrebbe intercettare il paziente non urgente prima che giunga al triage di Pronto Soccorso.

"Purtroppo - ha aggiunto Zoli - la maggior parte dei pazienti che non presenta problemi emergenti-urgenti, non contatta il proprio medico di medicina generale prima di auto-presentarsi al Pronto soccorso. Per questo stiamo pertanto promuovendo un progetto per potenziare l’utilizzo del NEA 116117, il numero unico per cure mediche non urgenti, da parte del cittadino per indirizzarlo ai servizi territoriali, in particolare anche verso le future Case di Comunità".

In attesa di attivare le Case di comunità, Areu e Welfare di Regione Lombardia stanno allora portando l’attività dei sanitari (Usca) sul territorio nei pressi dei PS, utilizzando Unità mobili, in questa fase emergenziale dedicate ai pazienti Covid o sospetti tali.

Da gennaio verrà avviata una sperimentazione per orientare già nelle case di Comunità (Vimercate-Giussano) pazienti tramite 116117, garantendo la medesima qualità di cura e potenzialità diagnostica, promuovendo condivisione e standardizzazione dei percorsi di diagnosi e cura.

E il responsabile di Areu ha osservato ancora:

"Riteniamo questa sperimentazione virtuosa perché tutti gli attori coinvolti hanno condiviso percorsi e protocolli clinici, standardizzando il percorso di diagnosi, stratificazione del rischio e cura, in particolare l’indicazione al trattamento con monoclonali. L’attività dei sanitari sul territorio è stata potenziata, dotando gli operatori di esami ematici point of care, ecografo, elettrocardiogramma e con la possibilità di teleconsulto con medici ospedalieri"

Il commento dell'assessore

Soddisfatta la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti:

"Mi sembrava importante proprio in questi giorni dove il Covid ha avuto una risalita, far visita a un progetto sperimentale volto ad alleggerire la pressione sui Ps. In pochi giorni su Monza e Desio hanno avuto accesso 120 persone. Del resto, la situazione epidemiologica è seria e va monitorata. Venire qui in una giornata festiva è anche un giusto riconoscimento ai medici e al personale impegnato. Un ringraziamento che naturalmente va esteso a tutti i lavoratori delle nostre strutture sanitarie".

Nonostante la risalita dei contagi, l'assessore al Welfare di Regione Lombardia si è mostrata fiduciosa:

"Oggi tocchiamo 19milioni di somministrazioni in Lombardia, ieri, Natale, abbiamo raggiunto 3 milioni di terze dosi. Domani, lunedì 27, è previsto l'avvio delle prenotazioni per la fascia 16/17 anni. Grazie ancora ai medici, agli infermieri, ai volontari e a tutti i cittadini lombardi per il loro senso civico".

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