Cremazione in aumento, il cimitero non verrà ampliato
A Monza quasi la metà sceglie le ceneri e fino al 2050 il camposanto reggerà
Non sarà necessario - probabilmente - un ingrandimento del cimitero urbano di Monza fino al 2050. Questo perché a Monza il trend delle cremazioni è in aumento e nei prossimi anni arriverà al 50%, portando la nostra città ad essere una di quelle in Lombardia in cui si ricorre maggiormente a questa pratica funebre rispetto alla sepoltura nella terra (con un dato ben più alto della media nazionale).
Cremazione in aumento
Sdoganata anche dalla chiesa cattolica, la pratica della cremazione consente quindi di non dover ampliare a Nord il cimitero centrale di via Foscolo proprio per una decrescita delle domande di spazi di sepoltura (anche la fascia di rispetto cimiteriale fino almeno al 2034 quindi resterà inalterata).
Il vecchio piano regolamento cimiteriale risalente al 2007 avrebbe dovuto essere già aggiornato (va fatto ogni dieci anni), ma ciò non è avvenuto anche a causa del Covid che aveva un po’ cambiato le previsioni statistiche e rallentato la stesura (basti pensare che ai 2566 servizi funebri del 2009 si passò ai 3567 del 2020 nel clou della pandemia).
Senza contare poi che le proiezioni che permisero il piano cimiteriale del 2007 erano molto differenti dalle attuali (la cremazione allora si assestava sul 15%), non in termine di mortalità dei cittadini, quanto di scelte di sepoltura e quindi oggi la necessità - col maggiore ricorso alla cremazione - è di spazi ossari e loculi.
Il cimitero di San Fruttuoso, invece, già oggi saturo per quanto riguarda gli spazi di sepoltura in terra (tanto che molte famiglie negli ultimi mesi hanno dovuto ricorrere alla cremazione per necessità di spazi e non di scelta), verrà ampliato. Si parla di un’espansione prevista sul lato sinistro rispetto all’entrata principale prevista dal piano (ma che di fatto si dovrà attendere per vedere attuata).
Arriverà un campo per le altre religioni
Sempre in base alle normative, il Comune di Monza ha previsto anche la creazione di un’area di 1000 metri quadrati nel cimitero centrale di via Foscolo e di 500 in quello di San Fruttuoso sa destinare alla sepoltura delle altre confessioni religiose. E anche in quel caso, in base ai dati Istat, gli spazi previsti non andranno in saturazione prima del 2050.
Per il momento però il campo per le altre confessioni è solo sulla carta: concretamente potrà diventare realtà solo nel 2025 (oggi è inserito nel Piano delle opere pubbliche per il 2024 con uno stanziamento di 300mila euro). Per quanto riguarda gli interventi in corso al cimitero centrale, procedono le operazioni per smaltire i materiali (si parla di migliaia di metri cubi di rifiuti) accumulati negli anni vicino al campo 56. Il primo lotto, con un investimento complessivo di 300mila euro, è già stato completato. «Abbiamo dovuto stimare i materiali all’interno del cumulo, ora resta da progettare ed eseguire il lotto 2 che si concluderà entro il 31 dicembre per poi metterlo a gara nel 2025 e risolvere l’accumulo una volta per tutte», hanno spiegato i tecnici.
Il piano adottato dal Consiglio comunale lunedì sera con i sì del Centrosinistra e l’astensione delle minoranze, dopo le osservazioni e le controdeduzioni, arriverà a settembre all’approvazione definitiva.
Un altro intervento previsto nel piano, invece, è lo spostamento di un magazzino oggi nella zona Nord ovest che verrà collocato in una zona più defilata, con accesso da via Nievo.