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Criminalità in aumento: Monza terza per furti in abitazione

Monza è la città italiana che ha registrato l’aumento più significativo dell’indice di criminalità tra il 2023 e il 2024. A certificarlo è il Ministero dell’Interno

Criminalità in aumento: Monza terza per furti in abitazione

Monza è la provincia che ha registrato l’aumento più significativo dell’indice di criminalità tra il 2023 e il 2024. A certificarlo è il Ministero dell’Interno, i cui dati — pubblicati da Il Sole 24 Ore — segnalano per il capoluogo brianzolo un incremento del 12,03%, il più alto a livello nazionale, con un preoccupante terzo posto per numero di furti in abitazione.

L’intervento di Monguzzi in Aula

Di fronte a questo scenario, in Aula ieri sera è intervenuto  il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Emanuele Monguzzi, chiedendo un confronto immediato in Consiglio comunale: «Si tratta di un incremento significativo che colloca la nostra città tra le realtà più esposte. Pur riconoscendo l’impegno e la competenza dell’assessore alla Sicurezza, Ambrogio Moccia, è evidente che non sia stato adeguatamente supportato dalla maggioranza. Serve una riflessione approfondita e una presa d’atto seria da parte dell’Amministrazione».

Monguzzi ha sottolineato come, a fronte di un crescente senso di insicurezza tra i cittadini, «minimizzare il problema o rappresentare Monza come una città sicura, come emerso in alcune dichiarazioni pubbliche di esponenti della maggioranza, appaia poco rispettoso nei confronti di chi vive quotidianamente questa realtà».

C’è da dire che Monza, che si classifica al 34esimo posto in classifica, è ben lontana da Milano che ha il doppio delle denunce ogni 100mila abitanti. Milano che è prima in Italia per criminalità, ha 6.952,4 denunce ogni 100mila abitanti contro i 3.609,1 di Monza.

Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere comunale Stefano Toselli (Pd): «Non strumentalizziamo, non si parla della sola Monza, ma di tutta la Brianza e comunque la provincia è nella media. Ci sono reati che sono allarmanti e riguardano i furti in abitazione in particolare. Penso sia normale che uno dei territori più ricchi d’Italia si presti a questo tipo di reato come i furti in abitazione. Questo non significa che non ci siano situazioni problematiche come la stazione, ma non ne ha responsabilità il sindaco e chi invece lo sostiene scade nel cattivo gusto».

Un terzo dei denunciati stranieri

Il nostro territorio scende nelle classifiche, infatti, per la maggior parte delle altre tipologie di reato, a indicare un peggioramento concentrato soprattutto nei furti domestici. Tra i reati aumentati ci sono anche lo spaccio, i furti con strappo, le rapine in banca, abitazione e uffici postali e l’associazione per produzione o traffico di stupefacenti.

Secondo quanto poi ha rimarcato Monguzzi, i dati ministeriali mostrano inoltre che «circa un terzo delle persone denunciate, fermate o arrestate risulta di origine straniera, con percentuali che arrivano fino al 60% in alcune tipologie di reato. A ciò si aggiunge il dato del 5,6% di cittadini stranieri in condizione di irregolarità sul territorio nazionale, che rende difficile un efficace monitoraggio e controllo».

Monguzzi richiama quindi la necessità di un approccio «pragmatico e condiviso, al di là delle appartenenze ideologiche», ricordando l’impegno del governo Meloni nella gestione dei flussi migratori, «apprezzato all’estero ma spesso osteggiato in Italia».

Il consigliere ha infine avanzato tre richieste precise all’Amministrazione: una presa d’atto formale dei dati diffusi dal Ministero, la definizione di azioni concrete per contrastare l’aumento dei reati e una valutazione sul potenziamento delle misure di sicurezza urbana e del coordinamento con le forze dell’ordine.