La bella storia a Lissone

Cristian discute una tesina sul golf inclusivo

Il 15enne, con la Sindrome di Down, ora si è iscritto all'istituto tecnico grafico Meroni

Cristian discute una tesina sul golf inclusivo
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Cristian, 15 anni di Lissone, ha discusso una tesina sulla sua più grande passione: il golf.

La tesina di Cristian

Il 15enne Cristian Mariani, lissonese con la Sindrome di Down, la scorsa settimana ha conquistato il diploma di terza media alla scuola secondaria De Amicis di Bareggia discutendo una tesina su quella che, a tutti gli effetti, è la sua più grande passione sportiva: il golf.

Ho presentato una tesina dal titolo “Il golf la mia passione”, è andata benissimo e sono molto contento. E’ stato molto bello parlare dello sport che pratico tutti i martedì a Villa Paradiso a Cornate d’Adda.

Ha raccontato, accompagnato da mamma Simona Bartolomei.

"Il golf è uno sport inclusivo"

Il tema della tesina si ispira alla sua esperienza presso il Golf Green Monza che ha come obiettivo dimostrare come il golf, generalmente etichettato come esclusivo, possa essere inclusivo per persone con differenti disabilità.

Questo è un obiettivo importante. E la passione di Cristian ne è la dimostrazione, tanto che lui ne ha voluto orgogliosamente parlare anche nella sua tesi d’esame.

Ha ribadito la mamma.

Ora per Cristian è tempo delle superiori

Adesso, ultimate le prove di terza media, è il momento di iscriversi alle superiori.

Ho scelto l’istituto tecnico grafico al Meroni di Lissone. E’ la scuola giusta per per me che amo il pc e sono creativo. Quando ho discusso la tesina e durante gli esami non ero affatto emozionato, anzi mi sono divertito - ha concluso il giovane studente lissonese - Adesso mi riposo e potrò dedicarmi a quello che mi piace e alla musica (Cristian suona la batteria, Ndr).

La scorsa settimana è stata anche la volta della sua prima esibizione su un palco vero, al saggio col suo maestro Riccardo.

L'appello: "Serve più continuità"

Ma un appello, mamma Simona, lo ha voluto rivolgere alle istituzioni e al mondo della scuola italiana in generale.

Siamo arrivati a questo grande traguardo grazie alla collaborazione e al supporto degli specialisti dell’Uonpia di Lissone e agli insegnanti che ci hanno accompagnato con continuità dall’infanzia alla primaria e che ringraziamo. Ci rendiamo conto della nostra fortuna, poichè il mondo della scuola in Italia deve fare ancora molto per i nostri ragazzi. Serve continuità, non è possibile cambiare, come è successo a noi alle medie, un’insegnante di sostegno all’anno. Questo si ripercuote inevitabilmente sul percorso scolastico degli studenti più fragili. Comunque mai arrendersi, perchè i risultati arrivano. Bravo Cri!

Ha aggiunto, concludendo, la mamma del giovane fuoriclasse lissonese.

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