Gioco d'azzardo, critiche al nuovo regolamento
Gli imprenditori contestano il documento approvato dal Consiglio comunale: "Una scure più che un deterrente contro la ludopatia"
Critiche al regolamento per il contrasto al gioco d'azzardo patologico, di recente approvato all'unanimità dal Consiglio comunale di Seregno. Le esprime un imprenditore dell'intrattenimento, che chiede un incontro al sindaco, Alberto Rossi, e all'assessore al Commercio, Ivana Mariani.
Gioco d'azzardo patologico, critiche al regolamento
Una richiesta d’incontro con il Comune di Seregno perché il nuovo Regolamento contro il gioco d’azzardo patologico non piace agli operatori delle "macchinette".
"Più che un deterrente per scongiurare gli eccessi del gioco e la ludopatia, è una scure contro chi si muove in questo campo", lamentano gli addetti ai lavori.
La protesta è portata avanti in questi giorni da Armando Cazzaniga, 58enne, imprenditore impegnato da tempo (lo era già il padre) nel settore dell’intrattenimento di bar e locali.
Si gioca soprattutto on line
"Seregno ha numeri molto bassi a livello di gioco sul territorio brianzolo - spiega Cazzaniga - Ci sono dei Comuni dove il problema è maggiore, ma non è questo il caso, e ad ogni modo dopo il Covid le slot nei bar hanno diminuito di molto il proprio giro d’affari. La gente ormai gioca soprattutto on line, basti pensare anche all’ultima vincita del Superenalotto: la schedina non è stata giocata in una ricevitoria".
La preoccupazione sugli orari di apertura
La preoccupazione più sentita dagli operatori del settore riguarda gli orari in cui le "macchinette" dovranno rimanere spente. Per gli imprenditori un modello valido da seguire è la regolamentazione adottata a Lecco, con l'accensione dalle 10 fino a mezzanotte. Pollice verso, invece, sugli orari adottati a Meda, che prevedono due ore di "fermo" degli apparecchi da gioco al mattino e tre ore nel corso del pomeriggio.
Il servizio integrale sul Giornale di Seregno in edicola questa settimana.