Denatalità

Culle sempre più vuote a Veduggio: sono solo dieci i nati nel 2023

Numeri che preoccupano il sindaco Luigi Dittonghi: "Non ci volevo credere..."

Culle sempre più vuote a Veduggio: sono solo dieci i nati nel 2023
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Trentatré nati nel 2018, ventisette nel 2019, trentuno nel 2020, venti nel 2021, ventisette nel 2022. Numeri che già preoccupavano il sindaco di Veduggio  Luigi Dittonghi. Mai però quanto quello registrato oggi: a un mese dalla fine del 2023, sono dieci i bambini venuti alla luce in paese.

Il sindaco: "Non ci volevo credere..."

«Non ci credevo, ho dovuto chiedere all’Anagrafe di ripeterlo...», ha ammesso nel corso della seduta del Consiglio comunale, invitando i colleghi a una riflessione, come peraltro già fatto in passato.
L’occasione per tornare a parlare del problema delle «culle vuote» - a Veduggio così come nel resto d’Italia - è stata offerta dalla nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione che ha fotografato lo stato della popolazione veduggese, quest’ultima diminuita del 5 per cento in un decennio (dai 4 mila e 434 residenti del 2011 ai 4 mila e 138 di fine 2022). 563 i cittadini da zero a 16 anni contro i 998 - quasi il doppio quindi - dai 65 anni in su.

Una media di 24 nati all'anno

«Negli ultimi sei anni, sono venuti alla luce una media di 24 neonati l’anno; le nostre generazioni ne contavano 60, 70 - ha detto il sindaco - E’ uno sconquasso per la società, una rivoluzione per la scuola, il lavoro, le pensioni... Pensiamo solo alla nostra primaria che al momento vede due classi per ogni anno di corso: con questi numeri sarà impossibile formarne altrettante in futuro».

Per il consigliere di minoranza Marco Dozio (Veduggio Domani), però, pur condividendo l’apprensione per la natalità in continuo calo, il problema per la scuola è anche un altro.

«Parecchie famiglie scelgono di iscrivere i figli a istituti diversi dal nostro Comprensivo - ha sottolineato - Magari su questo aspetto si può cercare di fare qualcosa, proponendo soluzioni in grado di invertire il trend».

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