Grande partecipazione al convegno organizzato dalla Vigilanza Sociosanitaria di ATS Brianza sul tema delle Cure Palliative il 20 ottobre.
Cure palliative, il convegno organizzato da Ats Brianza
La giornata è stata foriera di nuove prassi con cui arricchire la rete delle cure palliative. Numerosi gli spunti di riflessione: l’urgenza di un aggiornamento normativo e dei requisiti, maggiore apertura a nuovi titoli di studio per lo standard assistenziale, accrescere la formazione sul tema delle cure palliative, normare la consulenza palliativa, rendere più smart, tecnologica e accessibile la presa in carico attraverso la costruzione di una piattaforma informatica di rete cure palliative.
Ha moderato gli interventi della mattinata il Direttore del Dipartimento Programmazione, Accreditamento, Acquisto delle Prestazioni Sanitarie e Sociosanitarie dottor Alberto Lombardi.
Dopo una esposizione dei dati del contesto territoriale da parte del Direttore della Struttura di Epidemiologia, dottor Luca Cavalieri D’Oro, hanno dato il loro prezioso contributo la dott.ssa Alessandra Casè, responsabile della Struttura di Vigilanza, dirigenti e operatori delle RSA, dirigenti di ASST, di erogatori di Cure palliative domiciliari.
Il Direttore Sociosanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza, dott. Antonio Colaianni ha portato i saluti della Direzione Strategica e ha moderato la tavola rotonda del pomeriggio.
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I temi
Di seguito i temi trattati dai relatori:
“Come si muore in ATS Brianza? Quadro territoriale e focus su RSA e cure palliative” (Dottor Luca Cavalieri d’Oro): Analisi e stratificazione del territorio di ATS Brianza, trend di evoluzione demografica e Silver Tsunami Hazard.
“Osservazione, intuizione, sistematizzazione = presa in carico globale. Parla l’équipe di cure palliative” (Dottoressa Francesca Galbiati).
“Identificazione precoce del bisogno di cure palliative” (Dottor Jacopo Tagliabue): Cure palliative e cure di fine vita; intercettare e riconoscere il bisogno della persona in età geriatrica e nel malato non oncologico attraverso gli strumenti NECPAL e SPICT; Simultaneous Care ed Early Palliative Care, Strumenti di comunicazione.
“Proporzionalità e Appropriatezza” (Dottoressa Cristina Sandrini): Principi etici e approccio clinico, better practices nella terapia farmacologica e deprescribing, Documento congiunto sul fine vita dell’anziano in RSA, Necpal 4.0.
“Cosa è la morte in RSA?” (Dottor Davide Fumagalli, Dottoressa Alice Barelli, Dottoressa Paola Manzoni ): Il privilegio della gestione degli aspetti umani. Ospite, caregiver, équipe – Un’esperienza sul campo dalla voce dell’èquipe: parlano il medico, l’infermiere e l’OSS.
“Contaminazione dei saperi: tanti setting che fanno rete” (Dottor Luca Riva, Dottor Matteo Beretta): Cenni storici delle reti delle cure palliative, serie storiche che hanno portato alla strutturazione e all’arricchimento della rete locale di cure palliative sul territorio lecchese, che si domanda ora quale nuova “finestra” aprire per rispondere alle nuove tipologie di pazienti in cure palliative (non più solo oncologici, la fragilità geriatrica). “La virtù è una disposizione stabile che si acquisisce con l’esercizio”.
“Tavola rotonda: Voglio essere una finestra della tua casa”: condivisione di riflessioni pratiche su cosa può essere utile per rafforzare e radicare la cultura delle cure palliative nelle strutture sociosanitarie e sul territorio, con note di progettualità sulle possibili evoluzioni delle reti di cure palliative con l’ampliamento attivo alle RSA. Cure domiciliari.
Nelle conclusioni della tavola rotonda, il dottor Antonio Colaianni ha sottolineato “l’importanza di lavorare insieme: ASST, RSA, Enti Locali con una visione del ruolo di ATS e della Vigilanza finalizzata al supporto agli erogatori per la tutela della qualità delle cure rivolte alle persone fragili”.
Un impegno per il futuro
Tra i messaggi più significativi, l’importanza delle relazioni, non solo tra operatore e paziente, ma anche nelle organizzazioni delle strutture e tra queste e le istituzioni. La tavola rotonda si è conclusa con l’impegno di promuovere tavoli di lavoro che possano dare valore e un ruolo significativo alle Reti Locali di Cure Palliative e, al tempo stesso, proporre requisiti delle Reti e un aggiornamento dei requisiti delle RSA e degli Hospice, partendo da chi lavora nelle strutture e sul territorio, a contatto con i pazienti e i familiari che necessitano di cure e assistenza specialistica nella fase più delicata della vita.