Da Carate Brianza a New York per la maratona della maturità
Dario Cesana, classe 1963, ex bancario in pensione, parteciperà il 5 novembre alla corsa più famosa del mondo.
Dario Cesana, 60 anni il prossimo dicembre, volto storico del rione del Valà a Carate Brianza e protagonista del Babbo Natale e di tante iniziative di aggregazione del quartiere, tornerà fra poche settimane per la terza volta negli Stati Uniti per partecipare alla corsa più famosa del mondo.
Quella che affronterà il prossimo 5 novembre partendo dal Ponte di Verrazzano, nel quartiere di Staten Island a New York, sarà una sorta di «maratona della maturità». La diciottesima per lui, che a correre aveva iniziato all’inizio del 2007 «quando la bilancia - dice - segnava 84 chili e guardandomi allo specchio non mi riconoscevo quasi più...».
Ex bancario di Carate Brianza in pensione
Ex bancario in pensione, Cesana ha collezionato e portato a termine già diciassette maratone: tre a Barcellona, tre a Roma, tre a Milano, una a Verona, Venezia, Berlino, Carpi, Firenze e Valencia, oltre a due partecipazioni, nel 2008 e nel 2009, alla New York City Marathon. A queste si aggiungono una 50 chilometri a Seregno, nove Monza-Resegone (consecutive), 7 Monza-Montevecchia (consecutive), due corse delle Dolomiti da Cortina a Dobbiaco e tante mezze maratone e altre gare in tutta Italia con un podio di categoria (terzo), conquistato nel 2010, nel giro dell'Isola di Ponza.
«Ho iniziato a correre il 7 gennaio 2007, quando la bilancia segnava 84 chili e guardandomi allo specchio mi rendevo conto che dovevo far qualcosa per ritornare il Dario che pochi anni prima scorrazzava spensierato con il suo cavallo per i sentieri della Valle del Lambro e mostrava orgoglioso il suo fisico in piscina durante i corsi di nuoto a cui partecipava con costanza ed impegno - racconta - Così, dopo dodici mesi di allenamenti, ho partecipato alla mia prima maratona a Milano e, nel 2008,a quelle di Roma e New York con tempi soddisfacenti per un principiante come me. Nel 2018 poi, un infortunio durante la Monza-Montevecchia mi ha costretto a mettere da parte la corsa e lì mi sono "convertito" al Nordic Walking, disciplina completa per tenersi in forma e che preserva le cartilagini usurate delle mie ginocchia».
Una decisione, quella di partecipare alla maratona di New York, presa lo scorso novembre seguendo l’evento in tv e che per Cesana ha il sapore di una sfida con il tempo che passa (a dicembre taglierà il traguardo delle 60 primavere, ndr) oltre che l'occasione per fare una vacanza con la famiglia.
Allenamenti al lago del Segrino e dieta nell'orto bio
«Mi alleno due-tre volte alla settimana “nordicando” per un totale di almeno 40-50 chilometri settimanali; ultimamente utilizzo il circuito del lago del Segrino che permette lunghi rettilinei su asfalto e consentono di mantenere un buon ritmo. A New York non potrò però usare i bastoncini del nordic e questo potrebbe essere un fattore da non sottovalutare ed è per questo motivo che l'ultimo periodo di allenamento, prima di novembre, dovrò affrontarlo lasciandoli in auto. Mi sono avvicinato a questa disciplina nel 2018 e la trovo veramente molto completa, adatta a tutti e di facile comprensione. Tant'è vero che subito ho contribuito a diffonderla a Carate, con il sostegno dei Marciacaratesi, con un corso in Villa Cusani che ha generato una serie di iniziative e ha visto nascere in città il gruppo dei Lamberwalking, che oltre a organizzare camminate domenicali si dedica ad "uscite" culturali a tema e a mitiche "transumanze"».
Diete? «Nessuna in particolare. Direi una dieta molto mediterranea dove non mancano i prodotti della terra che raccolgo nel mio orto super bio a Carate...», sorride l’ex bancario del Valà. Obiettivo della prossima partecipazione a New York è quello di concludere la maratona rispettando il tempo limite di 8 ore e 30 minuti: «Un tempo che mi dà tranquillità nella gestione della gara. La tabella che mi sono imposto è quella di percorrere un chilometro in 9 minuti e, salvo inconvenienti, conto di farcela», spiega.
Una dedica speciale per la diciottesima maratona della maturità? «Non ho ancora pensato a chi dedicare questa "strana" maratona che completerò camminando, ma sarà dedicata sicuramente alla mia caparbietà e ai miei cari che pazientemente mi sopportano...».