Da mezzo secolo volontario e "anima" della Croce Verde
Il presidente onorario Gerardo Cipolletta da cinquant'anni è al servizio della comunità e della sede di via Alberto da Giussano

Da mezzo secolo è anima, voce, cuore e braccia della Croce Verde di Lissone.
Mezzo secolo di volontariato
Il presidente onorario Gerardo Cipolletta ha infatti festeggiato i suoi cinquant’anni tra le fila dell’ormai storica associazione di volontariato di via Alberto da Giussano.
Era il febbraio del 1975 quando grazie a mio cugino Guido Poggetti (anche lui ex presidente del sodalizio, Ndr) mi decisi ad entrare nella Croce Verde. All’epoca ero il primo “meridionale” che faceva volontariato attivo nell’associazione. E’ grazie a lui che è iniziato il mio percorso che dura da ben 50 anni.
ha raccontato con la voce carica di emozione.
Cipo, 50 anni di servizio
Un servizio, quello di «Cipo» come tutti lo chiamo confidenzialmente, che quotidianamente porta avanti nonostante l’età non più giovanissima anche se la tempra e la voglia di impegnarsi è la stessa di mezzo secolo fa.
Mi ricordo ancora perfettamente la mia prima notte di servizio, mi tremavano le gambe. Ero emozionatissimo. E’ grazie all’amico e medico Silvano Mussi se poi ho preso dimestichezza. Mi ha insegnato come usare le barelle, come comportarmi in caso di emergenza e come agire. Erano altri tempi, non c’erano tutti i corsi che ci sono oggi.
Effettivamente le regole e le norme sono cambiate, ma la voglia di mettersi a servizio degli altri è sempre la stessa di allora.
La Croce Verde è la mia seconda famiglia, sono qui tutte le mattine e anche praticamente tutti i pomeriggi. Sono stato il responsabile dei turni per ben trent’anni, dei ragazzi e ragazze di ieri e anche di oggi so tutto. Sono la mia seconda famiglia e questa caserma è la mia seconda casa.
Ha aggiunto il presidente onorario Cipolletta.
Tanti bei ricordi
Una vita lunga, quella del «Cipo», scandita di ricordi belli e anche meno belli.
Il ricordo più bello di questi cinquant’anni è sicuramente quando ho ricevuto il primo riconoscimento per i primi sette anni di servizio. Un’emozione indescrivibile, così come i ricordi più belli sono legati agli interventi alle case popolari di via Di Vittorio, li noi volontari eravamo accolti sempre come se fossimo parte della famiglia.
Ma c’è stato anche un episodio che ha segnato, in negativo, l’esperienza del volontario Cipolletta.
Era il 1984, ero di turno. Arrivò la chiamata al centralino di un incidente sul lavoro in una officina meccanica vicino alle piscine di Lissone. Un ragazzo giovanissimo aveva perso la vita schiacciato da dei pesanti pezzi di ferro. Per notti intere non riuscivo a prendere sonno a causa di quella scena.
Ha ricordato, con lucidità.
Un viaggio insieme a tanti amici
Accanto a Gerardo Cipolletta, per ben 35 anni gli amici e colleghi Marco Brivio e Marco Tassinato, anche loro due colonne della sede di via Alberto da Giussano. Tanti anni di servizio e, soprattutto, «a servizio» della comunità lissonese.
Ho “sposato” ben 38 coppie. A tanto ammontano le coppie che si sono formate tra volontari qui in Croce Verde, è sempre bello veder nascere nuove famiglie - ha continuato - Questo è anche il senso del volontariato, un senso di appartenenza a una grande famiglia allargata.
E poi c’è l’appello, scontato, alle nuove generazioni. Sono infatti i giovani che poco alla volta dovranno rimpolpare le fila dei volontari e delle squadre della Croce Verde.
Ogni volta che andavo nelle scuole chiudevo sempre gli incontri, dicendo “quando compirete 18 anni vi voglio vedere tutti a fare il corso per diventare volontario o volontaria”. Molti di loro, poi, in tutti questi anni hanno svolto il loro servizio di volontariato sui nostri mezzi. Le porte sono aperte sempre a tutti e c’è sempre bisogno di volontari e volontarie per i servizi semplici, di emergenza o anche solo al centralino in sede.
Una cosa è certa, chi vuole avvicinarsi al mondo della Croce Verde la prima persona che incontrerà varcando la porta sarà sempre quella del «Cipo» con i suoi cinquant’anni di esperienza sulle spalle. Auguroni!
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