Restrizioni al minimo

Da oggi la Lombardia in zona bianca, le nuove regole

La più importante riguarda il coprifuoco che per chi si trova in fascia bianca non c'è più. Ma ci sono novità anche per bar e ristoranti.

Da oggi la Lombardia in zona bianca, le nuove regole
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Anche la Lombardia passa ufficialmente da oggi, lunedì 14 giugno, in zona bianca. Un cambio di colore atteso e dato dal costante miglioramento dei dati che ha portato la Regione ad essere, per la terza settimana consecutiva, sotto la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti.  Da oggi dunque cambiano alcune regole. Vediamo le principali.

Da oggi la Lombardia in zona bianca, le nuove regole

La più importante riguarda il coprifuoco che per chi si trova in fascia bianca non c'è più.  Ciò vuol dire che non è più necessario rientrare a casa entro una certa ora: ci si può spostare senza limiti di orario.

Nella zona bianca inoltre i bar, i ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti ed è possibile consumare cibi e bevande al loro interno, senza limiti orari. Sono consentite inoltre, senza restrizioni, anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio. Le nuove regole prevedono anche che in zona bianca all’aperto non ci siano limiti di persone ai tavoli (tra i quali deve esserci comunque il distanziamento di un metro), mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone salvo che siano tutti conviventi. Resta invece il divieto di assembramento e l'obbligo di mascherina, sia all'aperto sia al chiuso.

"Da lunedì la Lombardia passa in zona bianca - aveva scritto il Presidente Attilio Fontana su Facebook pochi giorni fa -  Tutti i parametri sono in costante miglioramento e se le cose stanno andando così bene lo si deve anche e sicuramente alla grande partecipazione dei lombardi alla campagna vaccinale. Grazie a tutti e avanti così!"

"Non è un liberi tutti"

"Il ritorno alla completa normalità di tutte le attività senza restrizioni, fatta eccezione per le discoteche, e il venir meno del coprifuoco serale, non significa un “liberi tutti” - ha però sottolineato in un post di qualche giorno fa Letizia Moratti, assessore al Welfare.
Rimangono obblighi e divieti volti a ostacolare la diffusione dei contagi. Resta quindi l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso negli spazi pubblici e privati, mantenendo sempre la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Resta inoltre in vigore il divieto di assembramento.
Questo risultato da tanto atteso e auspicato è da attribuire sia al forte impulso avuto dalla campagna vaccinale, che ha toccato quota 7 milioni di somministrazioni, sia soprattutto allo straordinario senso civico dei lombardi che hanno rispettato regole e protocolli.
Per questo ribadisco l’appello alla responsabilità di ognuno, nonostante il miglioramento della situazione e il progressivo aumento della popolazione vaccinata".
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