Diecimila metri quadrati di nuovi spazi pedonali per il gioco e lo sport, 3 mila e 500 metri quadri di aree verdi, centoventotto alberi piantumati, un collegamento diretto tra il contesto urbano e il Parco GruBrìa. Tre padiglioni coperti che andranno ad accogliere, tra i servizi, anche una caffetteria e la sede di un’associazione per garantire maggior presidio. Ogni Giunta mira a lasciare un segno tangibile del suo passaggio amministrativo. Quello dell’Esecutivo Borella, a Lissone, risponde al nome di piazzale degli Umiliati.
La sinergia tra assessorati
Saranno vent’anni ormai che si parla della sua riqualificazione e ora il progetto è pronto ad uscire dalla carta, con il taglio del nastro previsto per la primavera del 2027, a ridosso della tornata elettorale. E’ stato presentato alla stampa in settimana. Svelato si potrebbe anche dire andando dietro alla polemica sollevata dal Listone che da tempo lamenta la mancanza di informazioni sul futuro dell’area del mercato e che in questi giorni ha protocollato un’interrogazione sul tema.
«Un’Amministrazione comunale presenta un progetto quando gli atti sono formalizzati, non prima», ha chiarito subito il sindaco Laura Borella, affiancata giovedì dai colleghi ai Lavori pubblici Oscar Bonafé e al Commercio Giuseppe Alibrandi, a testimonianza di come il restyling sia il risultato di un lavoro sinergico tra assessorati. Con loro gli architetti Salvatore Di Sarno Giusto, Dirk Cherchi e Martina Erba, rispettivamente dirigente del Settore pianificazione e gestione del Territorio del Comune, Responsabile unico del progetto e project director di «Land», rinomato studio di architettura milanese a cui è stato affidata la redazione del progetto.
Oltre 3 milioni di investimento
3 milioni e 120 mila euro il quadro economico dell’intervento, interamente coperti da una porzione dell’avanzo di bilancio, che trasformerà piazzale degli Umilianti da «un non luogo a una piazza», come efficacemente spiegato dall’architetto Erba, che da lissonese conosce bene la zona. Sostanzialmente da una «spianata di cemento» di due ettari, utilizzata solo il lunedì per il mercato settimanale e a ottobre per la patronale, a un’area polifunzionale fruibile 365 giorni all’anno.
«Diverrà un luogo dove incontrarsi, muoversi, stare all’aperto e godersi il verde», ha garantito il primo cittadino.
Quindi via alla rivoluzione: il piazzale sarà delimitato da una cornice di alberi; all’interno, «stop» alle auto e spazio a un percorso verde di 400 metri di lunghezza che taglierà in due l’area fino all’ingresso del Parco GruBrìa; ai lati sette aree gioco distinte da asfalto di diverse colorazioni dove cimentarsi nel basket, calcio, dama, tennis, pallavolo. Sarà possibile inoltre andare in bicicletta e, per i più piccoli – a partire dagli studenti dei vicini plessi scolastici «Dante Alighieri» e «Benedetto Croce» -, divertirsi con un percorso pensato per loro. 3 mila 500 metri quadrati di asfalto verranno rimossi per garantire maggior «respiro» al piazzale dove saranno inserite anche soluzioni innovative per il drenaggio dell’acqua piovana. Il mercato e la fiera ottombrina non traslocheranno, anzi godranno di una location moderna, con sottoservizi nuovi di zecca. Lo stesso le auto, con 158 posteggi ordinati. Si aggiungono infine tre padiglioni uniti da un’unica copertura a «L», la cui realizzazione però è prevista in un secondo momento (650 mila euro circa la spesa aggiuntiva).
“Una grande sfida”
«Una sfida a tutti gli effetti», l’ha definita l’architetto Di Sarno Giusto. Perché comporterà anche l’acquisizione di un’area attualmente non di proprietà comunale a ridosso del Parco GruBrìa e la rimodulazione della viabilità con la «cancellazione» delle vie Volturno e Chiesa che attualmente tagliano piazzale degli Umiliati.
Sul tavolo c’è il progetto di fattibilità tecnico economica. A novembre sarà indetta la gara per l’affidamento dell’appalto integrato che prevede sia la redazione del progetto esecutivo che dei successivi lavori. Questi ultimi, divisi in due lotti, in partenza la prossima primavera, con durata stimata di dieci mesi.