Caponago

Da Villa Caglio al centro: i topi fanno festa

I residenti della corte che confina con la storica magione lanciano l’allarme: «Situazione insostenibile, ne spuntano a decine dal giardino di fronte».

Da Villa Caglio al centro: i topi fanno festa
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I topi prendono casa nella Corte Caglio a Caponago. E’ una situazione non più sostenibile quella che intendono denunciare i residenti di via Adua e dintorni le cui abitazioni confinano con la storica e omonima magione del centro.

Da Villa Caglio al centro: i topi fanno festa

La vicenda è ormai nota da tempo, ma nel corso delle ultime settimane le segnalazioni da parte dei cittadini si sono moltiplicate. Esattamente come i ratti, liberi di girare e infestare i giardini della vecchia corte, oggi adibita a complesso residenziale: «Dal giardino di Villa Caglio spuntano topi in continuazione - spiegano i residenti ormai quasi rassegnati alla situazione - E’ da quando siamo qui che va avanti questa storia, non ne possiamo più. Ce li troviamo davvero dappertutto: nei giardini, nelle cantine, sui balconi, sui muri delle abitazioni. Insomma, non c’è giorno in cui non li vediamo scorrazzare: sta diventando impossibile vivere qui. Prima del Covid era stata eseguita una derattizzazione e lì per lì sembrava che tutto si fosse sistemato. Invece, dopo qualche settimana, rieccoci punto e a capo».

Le foto

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A suffragare le parole dei residenti, anche una vasta documentazione fotografica che immortala i topi uscire dal muro di cinta e spingersi fino alle vicine abitazioni. Purtroppo la situazione non rappresenta una novità. Il problema esiste praticamente da sempre ed è principalmente causato dalle condizioni di degrado in cui ormai versa il palazzo. Nel corso degli ultimi anni l’Amministrazione ha messo in campo ogni soluzione per ripristinare quanto più possibile l’ordine e il decoro intervenendo anche in prima persona con operazioni pulizia e derattizzazione, ma le criticità perdurano.

«Più che segnalare alle istituzioni la situazione non possiamo fare - proseguono i residenti - Ci rendiamo conto che anche il Comune si trovi in difficoltà perché non ha l’autorità di intervenire in un’area privata, ma possibile che chi ha il potere, e a questo punto anche il dovere, di intervenire non faccia nulla? Siamo pur sempre in centro a un paese, tutto questo è vergognoso e francamente non più sostenibile da parte nostra».

Il sindaco "Stiamo facendo di tutto"

Dello stesso avviso il primo cittadino Monica Buzzini. «Non posso che concordare con i cittadini purtroppo - le sue parole - Come Amministrazione stiamo facendo di tutto per risolvere il problema, ma trattandosi di un’area privata abbiamo delle limitazioni di carattere legale da rispettare. Anche se, a tutti gli effetti, esse vanno rischiano di andare contro tutte quelle norme relative alla sicurezza e alla salute pubblica. Nel tempo sono state emesse ordinanze su ordinanze e, dopo aver ottenuto tutti i permessi del caso, siamo anche intervenuti direttamente con pulizie straordinarie i cui costi, per ora, sono finiti sulle spalle dell’intera collettività, ma che sicuramente addebiteremo alla proprietà della magione. Stesso discorso per il “celebre” muro, che è pericolante, ma che il Comune non può sistemare nonostante si affacci su una strada pubblica che intendo riaprire al più presto. E’ una situazione davvero sconfortante: siamo di fronte a quella che definisco l’impotenza del potere».

"Continueremo a lavorare"

Lo scorso anno alla proprietaria della villa era stato anche intimato lo sgombero per via delle condizioni dell’immobile. Eppure tutto è rimasto come prima. Il sindaco però non demorde ed è pronta ad andare in fondo a questa storia: «Continueremo a lavorare per tutelare gli interessi della comunità che rappresento - prosegue Buzzini - Le autorità competenti sono perfettamente a conoscenza della situazione e mi aspetto che prendano i provvedimenti necessari. Anche a costo di compiere azioni eclatanti, perché così non si può più andare avanti».

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