Dal Pnrr 8 milioni per la bonifica dell’ex Snia
L’assessore Salvatore Ferro: «Un altro importante risultato si aggiunge all'attività in tema ambientale della nostra Amministrazione».
Dal Piano nazionale di ripresa e resilienza 8 milioni di euro per la bonifica dell'area ex Snia. L'area della ex fabbrica abbandonata che ha accompagnato per decenni la storia di Cesano risulta tra quelle che saranno oggetto di bonifica in qualità di «siti orfani», ovvero luoghi potenzialmente contaminati o contaminati che, data l’assenza o l’inadempienza del responsabile, sono a carico della pubblica amministrazione.
Dal Pnrr 8 milioni per la bonifica dell’ex Snia
Si tratta, nel dettaglio, di un'area di 250mila metri quadrati di superficie lungo via Groane, subito dopo il passaggio a livello della linea ferroviaria in prossimità del confine tra Cesano Maderno e Limbiate. Gli 8 milioni copriranno la progettazione esecutiva e la bonifica del suolo con l'asportazione dei terreni contaminati e la messa in sicurezza permanente. Soddisfazione piena, e non potrebbe essere altrimenti, per l'assessore all'Ambiente, Salvatore Ferro:
«Un altro importante risultato si aggiunge all'attività in tema ambientale della nostra Amministrazione comunale. A seguito dell'approvazione da parte del ministero della Transizione ecologica dell'elenco nazionale dei siti orfani, a fine novembre scorso, con finanziamento del Pnrr attraverso Regione Lombardia sarà possibile bonificare l'area della ex Snia oggi in liquidazione». Il finanziamento è di 8 milioni di euro, come detto. «E riguarda sia la progettazione esecutiva che la bonifica di un'area che complessivamente è di circa 250mila metri quadri» conferma l'assessore. Ad oggi «il progetto di bonifica è stato approvato in Conferenza di servizi e dal Comune di Cesano».
Progetto esecutivo e bonifica
Le fasi successive saranno «il progetto esecutivo e la bonifica stessa». L'area è contaminata da metalli pesanti di varia natura e da rifiuti industriali provenienti dalle lavorazioni della ex Snia. La pubblica amministrazione interviene, su progetto preliminare della Immobiliare Snia, in sostituzione della proprietà stessa, che negli anni si è rivelata inadempiente per quanto di sua competenza. La bonifica, attesa da anni, apre la strada al possibile rilancio dell'area industriale abbandonata. La proposta contenuta nel Pgt prevede l’utilizzo per servizi.
«In caso dovesse arrivare un ulteriore finanziamento, come è sperabile, si potrebbe effettuare anche la progettazione e attrezzare l’area per servizi a favore della collettività» precisa l'assessore Ferro.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede un investimento pari a 553 milioni di euro per il recupero di siti contaminati e abbandonati. Ad oggi ne esistono più di 270 in Italia. Il sito della Snia ha ottenuto il finanziamento grazie al fatto che il Comune lo aveva segnalato a Regione Lombardia e per esso era già stato predisposto il progetto preliminare che a seguito della Conferenza di servizi in Provincia era stato approvato dal Comune di Cesano Maderno. I siti orfani sono maggiormente presenti nelle regioni più densamente abitate e urbanizzate come Campania, Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna e Veneto.