La storia

Dalla guerra in Ucraina al palco del "Piccolo": la nuova vita di Miroslava

La donna, in fuga dal suo Paese a causa del conflitto, è arrivata a Camparada ed è entrata a far parte della compagnia teatrale dell'oratorio di Lesmo

Dalla guerra in Ucraina al palco del "Piccolo": la nuova vita di Miroslava
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Dalla guerra in Ucraina al palco del "Piccolo". Un viaggio lungo e carico di sofferenza, che però, come nelle migliori rappresentazioni teatrali, ha trovato a Lesmo il suo lieto fine. E’ una storia tutta da raccontare quella di Miroslava Chygur, 51 anni festeggiati proprio in scena.

Dalla guerra in Ucraina al palco del "Piccolo": la nuova vita di Miroslava

Già, perché la donna, che in questi mesi ha vissuto a Camparada ospite di una famiglia, è una delle attrici scritturate dalla rinomata compagnia "Instabile" per l’ultima commedia portata in scena due volte tra marzo e aprile. Un successo di pubblico e critica che ha portato alla ribalta anche le vicende personali di Miroslava, profuga in fuga dal suo Paese a causa dell’invasione della Russia.

"Anni fa ero venuta già in Italia per lavoro, ma a Ferrara, e in quell’occasione conobbi una famiglia molto gentile e generosa - racconta la diretta interessata che in questi giorni ha fatto rientro a Dolyna, in Ucraina, per riabbracciare dopo tanto tempo il marito, i figli e i nipoti rimasti in patria - Quando poi è scoppiata la guerra, un anno fa, la famiglia mi ha contattato dicendomi che se avessi avuto bisogno di aiuto e sostegno mi avrebbero ospitato a Camparada, dove nel frattempo erano andati a vivere. E così li ho raggiunti dopo un lungo viaggio attraverso l’Europa".

Prima la Caritas, poi la "Instabile"

In Brianza Miroslava trova subito occupazione ed entra presto in contatto con la parrocchia grazie alla Caritas, dove i volontari favoriscono il percorso di accoglienza e integrazione per i profughi ucraini. Da lì, l’ingresso nel mondo oratoriano è breve e nel giro di qualche tempo la donna entra nell’organico della "Instabile" che dopo tre anni di assenza forzata dalle scena a causa della pandemia, si apprestava a calcare di nuovo il palcoscenico.

"Abbiamo avuto modo di conoscere Miroslava in questi mesi e siamo rimasto molto colpiti dal suo carattere solare e particolarmente socievole - spiega Elio Beretta, regista della compagnia e volontario Caritas che dunque ha rappresentato l’anello di congiunzione tra le due realtà parrocchiali - Quindi le abbiamo chiesto la disponibilità a unirsi a noi per questa commedia e devo dire che ha subito accolto molto positivamente il nostro invito. Ne siamo rimasti davvero contenti, perché per noi vuole essere un segno tangibile di integrazione nella nostra comunità, ma anche un gesto di sostegno e solidarietà nei confronti del popolo ucraino così duramente colpito in quest’ultimo anno".

"Ho trovato una seconda famiglia"

Un’iniziativa che anche il pubblico ha salutato con grande partecipazione ed entusiasmo quando, al termine delle pièce teatrali, Miroslava è stata omaggiata non solo con scroscianti applausi dalla platea, ma anche con qualche lacrima di commozione per una storia che ha sicuramente molto da raccontare e soprattutto da insegnare.

"Per me è stata una grandissima emozione: mi sono sentita subito accolta all’interno di questa comunità grazie all’amicizia e alla generosità che ho trovato in tante persone - dice ancora la 51enne - Sono mesi difficili quelli che stiamo vivendo nel mio Paese, però sto toccando con mano la solidarietà della gente e questo mi fa pensare che in fondo non siamo soli. Personalmente sono davvero grata di questa esperienza che sto vivendo e più in generale di tutto il sostegno ricevuto dal momento in cui sono arrivata in Italia: a Lesmo, a teatro ma non solo, posso dire di aver trovato casa e una seconda famiglia".

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