Monza

"Danno di immagine": i Templari potrebbero chiedere il risarcimento

Continua il botta e risposta col Consorzio Villa Reale Parco dopo la sospensione dal servizio

"Danno di immagine": i Templari potrebbero chiedere il risarcimento
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Vicenda Templari-Consorzio Parco e Villa Reale, Monza: siamo alle carte bollate. Ma, tra le righe, una soluzione potrebbe essere trovata.

L'ira dei Templari

L’associazione Templari Oggi, con una lettera inviata al Consorzio venerdì scorso, intima e diffida «nel rispetto dei principi di trasparenza dell’azione amministrativa», a rendere noto all’associazione «il contenuto della indebita richiesta di “chiarimenti alla Curia ambrosiana” che la riguarda e la presunta comunicazione di risposta della Curia Ambrosiana, nonché ed in ogni caso all’immediato ripristino del servizio e comunque entro e non oltre 15 giorni da oggi». Insomma: rendete note le carte e intanto ripristinate il servizio.
La lettera è stata inviata dopo che il Giornale di Monza aveva reso noto che la Curia, interpellata dal sindaco Paolo Pilotto (in qualità di presidente del Consorzio) sulla opportunità del servizio del Templari alla Cappella Reale, aveva risposto in sostanza (il testo della lettera non è stato reso noto) che la Cappella Reale è sotto la responsabilità della Curia e che l’associazione Templari Oggi non è tra quei soggetti con cui la Chiesa ha rapporti stabili, invitando infine alla prudenza. Pilotto aveva dichiarato che avrebbe sottoposto la questione al Consiglio di gestione del Consorzio entro la fine dell’anno.

"Danno di immagine"

La lettera dei Templari, sottoscritta dal presidente nazionale Mauro Giorgio Ferretti e dall’avvocato Guido Luigi Battagliese, parla di «ingiustificata e indebita sospensione del servizio» e ricorda che nella convenzione firmata col Consorzio «nessuna celebrazione liturgica è stata svolta ed è prevista», convenzione «che peraltro riguarda anche il presidio di alcuni ingressi ed edifici di particolare rilievo, tra cui la Cappella». Peraltro «il Consorzio ha aperto la Cappella alle visite turistiche guidate operate da personale abilitato all'esercizio della professione di guida turistica: non ci risulta che sia stata  richiesta alcuna autorizzazione e/o gradimento alla Curia». L’associazione Templari Oggi «non è una associazione di fedeli di diritto canonico ma un Ente del Terzo Settore e quindi non è sottoposta all’Autorità Ecclesiastica, non necessita, né è prevista, di alcuna autorizzazione ecclesiastica e/o gradimento della Curia, che rappresenterebbe una grave e indebita ingerenza nella vita di associazioni civilistiche  e istituzioni statali, in violazione delle norme concordatarie».

"Sospensione illegittima"

Quanto ai “rapporti stabili con la Chiesa”, la lettera ricorda che l’associazione «ha rapporti costanti e continuativi con innumerevoli Parrocchie e Diocesi, in Italia e nel Mondo, presso le quali i suoi associati prestano settimanalmente servizio in modo del tutto gratuito, ivi compresa la Santa Sede il cui Pro Prefetto per il Giubileo 2025 la ha ufficialmente incaricata del presidio (sempre totalmente gratuito) settimanale (venerdì-domenica) presso le basiliche papali di San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano, e quotidiano in piazza San Pietro per tutto l’Anno Giubilare». Templari Oggi i contesta la «illegittima sospensione del servizio» riservandosi «ogni richiesta di risarcimento ai danni di immagine».
Vedremo gli sviluppi. Una soluzione che toglierebbe le castagne dal fuoco potrebbe essere una nuova convenzione che affidasse ai Templari il presidio della Villa e di altri edifici (Mirabello, Mirabellino...) escludendo la Cappella Reale. Vedremo.

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