Desio

«Difendiamo il nostro territorio e il verde dall’effetto devastante di Pedemontana»

Venerdì scorso a San Giorgio un sit-in di protesta contro la costruzione della  nuova autostrada

«Difendiamo il nostro territorio e il verde dall’effetto devastante di Pedemontana»
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«Ferma opposizione alla Pedemontana per proteggere il territorio». E’ l’appello dei manifestanti che si sono riuniti venerdì sera della scorsa settimana in un sit-in  sul cavalcavia di via Tagliabue a Desio per informare la cittadinanza e contrastare il progetto della nuova autostrada, che attraverserà il territorio desiano e diversi Comuni della Brianza.

«Difendiamo il nostro territorio e il verde dall’effetto devastante di Pedemontana»

«Chiediamo che non si faccia la Pedemontana per le conseguenze che comporta sul territorio, l’ambiente, la salute e la spesa pubblica – spiega Davide Biggi del Comitato No Pedemontana – Quest’opera costerà molti soldi pubblici, perciò siamo qui a sottolineare anche il fatto che, nonostante i toni trionfalistici dei vertici di Pedemontana, i lavori non sono realmente cominciati. Si vede solo qualche recinzione e ruspa». E, rincarando la dose: «I problemi di Pedemontana sono tanti. Hanno presentato alla Banca Europea degli investimenti, che dovrebbe finanziare buona parte dell’opera, un progetto che poi è variato. La tratta D di Vimercate, ad esempio, ora è la tratta D-breve, non è una variante ma un progetto ben diverso e potrebbe non essere finanziato. Sollecitiamo i parlamentari europei ad intervenire su questo».

Un’opera che avrà importanti effetti sul territorio:

«Oggi siamo su questo ponte che collega San Giorgio con Desio centro, perché a pochi metri da qua sorgerà lo svincolo più grande d’Europa, voluto da Pedemontana, per collegare l’autostrada a sei corsie con la Valassina, andando ad impattare enormemente sul territorio – prosegue Iaia Piumatti del Comitato No Pedemontana – Ci saranno delle uscite della Valassina che verranno chiuse, andando ad aumentare il traffico, visto che in tanti cercheranno di evitare il pedaggio della nuova autostrada. Quest’opera, oltre a devastare il ponte, andrà a distruggere un milione di metri quadri di zone verdi. L’idea, pertanto, è fare dei presidi lungo tutta la tratta per informare la cittadinanza».

L’impatto della Pedemontana sulle aree verdi e sulla città sarà devastante secondo Isotta Como di Suolo Libero:

«Quest’opera avrà delle ripercussioni sulla dorsale verde Nord Milano che collega il Parco del Ticino fino al Parco dell’Adda. Ci rimetterà anche il parco Grubria che passa da Desio, con la Pedemontana che si mangerà un milione di metri quadrati verdi incontaminati. Tutta l’area verde di San Carlo verrà spazzata via da quest’opera. Vogliamo in questo modo attirare l’interesse della comunità, che ormai dà per scontata l’autostrada, ma mancano all’appello 4 miliardi di euro che ricadranno su tutti noi cittadini. A Desio ci sarà lo svincolo più grande d’Europa, oltre al fatto che la città sarà circondata da quattro autostrade: la Pedemontanta, la Valassina, la Milano-Meda e la Monza-Saronno».

Commenti
Mario

Ha ragione Beppe. E poi cosa sono questi comitati? Il progetto ha già passato tutti i controlli e i vari tentativi di affossarlo, compresi i ricorsi al TAR sono stati respinti. Ci deve essere sempre qualcuno che si sveglia al mattino e dice “nel mio giardino no”

Beppe

Sempre no a tutto, ma basta!

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