Prevenzione

Disagio giovanile: la Prefettura avvia una serie di incontri nelle scuole superiori

C'è tempo fino al 7 di aprile per le scuole che intendono manifestare il loro interesse a partecipare all'iniziativa

Disagio giovanile: la Prefettura avvia una serie di incontri nelle scuole superiori
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C'è tempo fino al 7 di aprile per le scuole che intendono manifestare il loro interesse a partecipare all'iniziativa avviata dalla Prefettura di Monza con l'obiettivo di contrastare il fenomeno del disagio tra i più giovani attraverso una serie di incontri con gli operatori sanitari e quelli delle Forze dell'ordine.

Disagio giovanile: la Prefettura avvia una serie di incontri nelle scuole superiori

In seguito ad alcuni episodi drammatici accaduti nel corso delle ultime settimane e che hanno visto coinvolti giovani studenti - fa sapere la Prefettura -  il Prefetto Patrizia Palmisani ha deciso di imprimere un’accelerazione alle attività del tavolo avviato lo scorso ottobre tra diverse Istituzioni del territorio con l’obiettivo di sviluppare strategie condivise per il contrasto del fenomeno del disagio giovanile.

In seguito a questa decisione è stato definito un programma di incontri nelle scuole secondarie di secondo grado della Provincia, nel corso dei quali operatori sanitari e appartenenti alle Forze di polizia si confronteranno con i giovani delle classi prime sull’importanza della consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni, allo scopo di prevenire e disincentivare i comportamenti a rischio.

L'obiettivo è dare un segnale di vicinanza ai giovani

Nel presentare l’iniziativa, sviluppata in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale, le Aziende ospedaliere e le Forze di polizia, il Prefetto Palmisani ha evidenziato che:

"l’obiettivo è dare un segnale di presenza e di vicinanza ai giovani, aiutandoli ad acquisire consapevolezza del fatto che tutti i comportamenti che si sceglie di adottare hanno delle conseguenze. Alcuni recenti episodi, nella loro drammaticità, sembrano richieste di attenzione gridate dai giovani coinvolti. Le Istituzioni della nostra società, non soltanto quelle pubbliche, devono allora tornare a mettere al centro le giovani generazioni, accompagnandole in un percorso di crescita che non può fondarsi soltanto sulle esperienze che l’individuo si trova ad affrontare, ma che deve fondarsi anche sulla conoscenza di modelli di comportamento che possono eventualmente essere alternativi tra loro, ma comunque ispirati alla convivenza civile e al sostegno reciproco".

Ad aprile già fissati 15 incontri

Il progetto è stato proposto a tutte le scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Monza e della Brianza, che avranno tempo fino al 7 aprile per manifestare l’interesse a far partecipare i propri studenti all’iniziativa. Nel corso del mese di aprile sono già stati programmati 15 incontri in 7 scuole della Provincia, in cui saranno coinvolte 51 classi prime.

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