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«Disboscato» il parco, a Besana villa Adda è ancora sul mercato

L’annuncio immobiliare è attivo. Intanto, dopo l’intervento, la storica dimora è ben visibile dalla strada

«Disboscato» il parco, a Besana villa Adda è ancora sul mercato
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Un colpo d’occhio impressionante per chi si trova a passare tra via Ferrario e piazza Umberto, nel pieno centro di Besana: da qualche giorno è terminato il profondo intervento di manutenzione dell’ampio giardino intorno a villa Adda, conosciuta anche come villa Marino. Tagliata la vegetazione, la storica dimora prospiciente la Basilica romana minore - costruita nella seconda metà dell’Ottocento, attualmente di proprietà di un’immobiliare - è ora ben visibile dalla strada: un passo in vista dell’arrivo di un nuovo acquirente? Chissà, anche se l’annuncio di vendita è ancora pubblicato sui portali immobiliari, con prezzo su richiesta.

L’annuncio di vendita

«Villa d’epoca dell’Ottocento di circa 600 metri quadrati completamente da ristrutturare, con annesso terreno edificabile di 3.500 metri quadri - si legge online - Oltre alla villa, l’area prevede un’edificabilità per circa 10.000 metri cubi a prevalente destinazione residenziale e una minima parte (facoltativa) di commerciale. L’intervento ha già riscontrato parere favorevole dal sindaco e dall’Amministrazione nonché dall’ufficio Tecnico del Comune di Besana Brianza». L’immobile, prosegue l’annuncio, «necessita di totale ristrutturazione ed è molto richiesto in paese per piccole attività commerciali che si affacciano sulla piazza principale della città di Besana in Brianza. Le stesse hanno in passato manifestato concreto interesse per sostanziosi spazi commerciali».
Ricordiamo a proposito che nel nuovo Pgt in corso di approvazione, villa Adda, insieme all’ex Vimercati di Montesiro, rientra tra le aree di sviluppo incentivate dal Comune tramite l’alleggerimento dei vicoli imposti ai relativi piani attuativi anche con l’obiettivo di renderla sede di un’attività commerciale da affiancare al complesso residenziale.

La storia

La costruzione risale al 1858 come recita una targa posta sulla facciata. Fu originariamente dimora di Davide Viganò, commerciante di semi di bachi per l’allevamento dei preziosi bachi da seta. Gli annali raccontano (la scoperta è del professor Claudio Za nier dell’Università di Pisa) che periodicamente si recava in Giappone, a Yokohama, per acquistare i semi da coltivare in Brianza all’epoca «piagata» da una improvvisa epidemia. Questi viaggi spiegano la presenza, all’interno dell’edificio, di vecchie armature da samurai e nel giardino di piante tipiche del Paese del sol levante, ora scomparse. Villa Adda è anche conosciuta come villa Marino dal nome di un altro dei suoi abitanti, Marino Viganò. Siamo agli inizi del Novecento, fu un economo del museo Poldi Pezzoli di Milano. Besana lo ricorda come consigliere comunale d’opposizione, tra i sostenitori della realizzazione del viale della stazione.

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