La decisione

Disordini dopo Pro Sesto-Seregno, il Questore emette undici Daspo

Lo scorso 14 maggio gli undici soggetti coinvolti avevano partecipato a disordini e violenze contro le Forze dell'ordine e contro la tifoseria ospite.

Disordini dopo Pro Sesto-Seregno, il Questore emette undici Daspo
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Lo scorso 14 maggio al termine dell'incontro di calcio contro il Seregno valevole per i play out del Campionato di Lega Pro Serie C avevano partecipato a disordini e violenze contro le Forze dell'ordine e contro la tifoseria ospite. Nelle ultime ore è arrivata la decisione del Questore di Milano che a seguito dell'attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, ha emesso undici Daspo nei confronti di altrettanti supporters della Pro Sesto.

Disordini dopo Pro Sesto-Seregno

Nella giornata del 14 maggio in particolare circa trenta tifosi ultras della Pro Sesto al termine del match - circa le 19.30 - si erano spostati in massa dal settore Tribuna Vito Porro per raggiungere il settore ospiti e entrare così in contatto con la tifoseria avversaria. Nel mentre avevano allontanato con violenza due steward uno dei quali colpito al volto e avevano travolto anche un operatore della Polizia di Stato che, nel tentativo di contenerli, era stato violentemente strattonato.

E' stato solo grazie all'intervento repentino della Forza pubblica se il contatto tra le due tifoserie non è avvenuto: le Forze dell'ordine infatti con non pochi sforzi e subendo atti di violenza, sono riuscite ad arginare l'impeto dei facinorosi facendoli arrestare fino alla loro tribuna.

Daspo per undici soggetti

I provvedimenti del Questore Petronzi, di cui 6 della validità di 5 anni (uno aggravato), tre da 3 anni e uno ciascuno da 2 e 1 anno, sono stati emessi nei confronti di 11 cittadini italiani di età compresa tra i 22 e i 54 anni, deferiti all'autorità giudiziaria per resistenza e violenza a pubblico ufficiale ovvero getto pericoloso
di cose, scavalcamento o invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive. Tra i soggetti  destinatari dei provvedimenti c'è chi si è reso responsabile del lancio di un bidone dei rifiuti e di oggetti contro la Forza Pubblica, chi dell'aggressione ai poliziotti brandendo la cintura, chi del danneggiamento di un automezzo del Reparto Mobile e chi, colpendo con calci gli operatori di Polizia intervenuti, ha tentato di appropriarsi dello sfollagente di uno di loro.

I divieti nel dettaglio

Il divieto di accesso comminato ai destinatari, individuati grazie alle indagini svolte dai poliziotti del Commissariato di Sesto San Giovanni, riguarda, nel dettaglio, l'area circostante lo stadio comunale "Ernesto Breda" durante, nonché tre ore prima dell'inizio e tre ore dopo il termine degli incontri. Non solo, il divieto rigurda anche le stazioni ferroviarie, di metropolitana e dei mezzi di superficie, nell'ambito del territorio comunale di Sesto San Giovanni, utilizzate dai tifosi per raggiungere l'impianto sportivo e gli
esercizi pubblici presenti nei pressi dello stadio "Ernesto Breda", compresi nel raggio di un chilometro.

Inoltre, durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive, nazionali ed estere, un'ora prima dell'inizio, durante e un'ora dopo il termine delle stesse, il provvedimento vieta di accedere agli impianti sportivi interessati dalla manifestazione e all'area limitrofa ai medesimi nel raggio di un chilometro; in particolare, a tutte le vie o piazze, nonché alle strade e percorsi utilizzati per portarsi dai parcheggi agli impianti sportivi ed ai parcheggi medesimi, utilizzati nei giorni in cui si svolgono le manifestazioni sportive, che siano ricompresi nel predetto ambito spaziale.

Il divieto è esteso anche al centro sportivo nel quale la squadra della "Pro Sesto" si allena, nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno dello stesso, nonché ad ogni altro centro o impianto, per la medesima distanza, dove la squadra si raduni per svolgere gli allenamenti, la preparazione precampionato, eventuali ritiri o per disputare gare in trasferta, compresi i luoghi dove la squadra dimori o prenda alloggio.

Daspo aggravato per un 22enne

Il Daspo aggravato di 5 anni è stato comminato a un 22enne che, per quella durata temporale, dovrà presentarsi presso la Questura di Piacenza trenta minuti dopo l'inizio e trenta minuti prima della fine di ogni incontro di calcio che la squadra del Piacenza 1919 disputerà in Emilia-Romagna e, una sola volta, trenta minuti dopo l'inizio, per gli incontri che disputerà fuori da quella regione.

(immagine archivio)

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