Divorzi e assegno di mantenimento: da Brescia la proposta di cancellarlo

I figli avrebbero due case, doppio domicilio e tempo, equamente diviso, tra mamma e papà.

Divorzi e assegno di mantenimento: da Brescia la proposta di cancellarlo
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Di Brescia, 47 anni, l’avvocato cassazionista e senatore Simone Pillon (Lega, già fondatore del Family Day) è il primo firmatario di un disegno di legge (“Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità”) che vorrebbe modificare la disciplina dell’affido condiviso dei figli minori per i genitori divorziati. Sotto la lente in particolare la cancellazione dell’assegno di mantenimento.

Assegno di mantenimento addio?

Il mantenimento diretto e proporzionale sarebbe il fulcro della riforma: via l’assegno di mantenimento, rimarrebbe solo quello coniugale. E in caso di separazione con minori entrerebbe in gioco la figura del mediatore familiare per le coppie che incapaci di trovare un accordo.

“L’assegno coniugale non si tocca. La contribuzione per i bisogni del minore rimane caposaldo e sarà proporzionale alle capacità economiche dei due genitori, che però pagheranno direttamente le spese dei figli”, ha dichiarato Pillon.

L’assegno di mantenimento in pratica andrebbe a sparire perché i figli avrebbero due case, doppio domicilio e tempo, equamente diviso, tra mamma e papà.

Boom di divorzi

La notizia arriva nel giorno in cui l’Istat rivela come negli ultimi anni si sia registrato un vero e proprio boom di divorzi: più 345,1% dal 1991 ad oggi. Con una curiosa impennata fra gli oevr 80: addirittura più 1.003,6%.

C’è chi dice no

A criticare la riforma del Governo gialloverde ad esempio Forza Italia, con l’ex Ministro Mara Carfagna, mette in guardia rispetto al rischio che la “bigenitorialità perfettà” si trasformi in un boomerang, visto l’alto tasso di donne che non lavorano, soprattutto al Sud. Ma anche Telefono Rosa, secondo cui il provvedimento sembrerebbe teso solo a scoraggiare e complicare le separazioni, a prescindere dalla opportunità delle stesse.

Commenti
Zafir Kraynev

Potrei dire che sono un papà di figlio maschio di 10 anni quale con separazione dei beni e stato cacciato da casa propria con matrimonio durato 2 anni e sono rimasto per strada disoccupato con mutuo di 500 più mantenimento di 300 e oltre la mia ex che non e stata fedele vuole mantenimento. Io chiederò cara Italia che oggi come oggi perché le donne furbe devono fiorire e papa di famiglia che sono sempre stati impegnati ne lavoro devono subire tutto. Oltre tutto ciò la signora si permette di chiedere mantenimento. Io chiederò soltanto a tutti vuoi e pure a governo italiano come potrei fare oggi come oggi garantire un tetto a mio figlio garantire suo mantenimento con stipendio netto 1400 e nel quella toglie di mutuo e mantenimento bimbo rimane soltanto 600. Come dovrebbe fare con 600€ di trovarmi un tetto meter benzina nella macchina per andare a lavoro mangiare e di poter andare a vedere steso figlio. E vuoi cari signori parlate di avere doppia resistenza, e come darò una residenza diversa di quale ho già dato a mio figlio a casa mia nel quale non potrei tornare. E come signori miei potrei confrontare più spese mensili. Io chiederò sempre a tutti voi quando una donna con REI di 300 € piu 300€ per mio figlio che verso a lei più casa pagata a me 520€ qua do questa donna di 40 anni laureata inizierà lavorare? Potrei ipotizzare mai, mai perché dopo due avvisi da giudice lei risponde che non trova un lavoro dinetoso. Povera Italia, e povero io con mia cittadinanza Italiana. Soltanto in Italia esistono questi leggi a tutto favore a persone che non ha intenzione di un impegno lavorativo. Poi dicono che perché totale di donne disoccupate in Italia e alto . Lo capiscono pure gli bambini perché e così. Se pure a me legge italiana mi da tutto questo nel mio favoreo non troverò mai una occupazione.

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