Quali sono i dolci tipici di natale per ogni regione italiana

Con il Natale ormai alle porte, non ci resta che scoprire quali prelibatezze dolciarie gli italiani porteranno sulle loro tavole. Ogni regione ha i suoi usi, le sue ricette, le sue tradizioni. Cerchiamo di scoprire quindi quali dolci ci accingiamo a preparare tutti per il giorno del 25.
Campania e Valle d’Aosta
In Campania, come ci spiega anche LettoQuotidiano, i partenopei preparano gli struffoli, delle piccole palline di pasta dolce fritte e cosparse di miele. Ricetta risalente all’epoca greca, c’è da leccarsi i baffi.
La Micoòula è invece il dolce valdostano del natale, pagnotta piccola realizzata con farina di segale e ripiena di frutta secca, uva passa e cioccolato fondente.
Lazio e Piemonte
Nella regione della capitale, tutti con le mani in pasto per fare il pangiallo, si tratta di un panetto ripieno di cedro candito, miele e frutta secca e spennellate con uova.
In Piemonte invece è tradizionale il Tronchetto di Natale, mix di cioccolato, brandy e panna. Si tratta di un dolce collegato alla leggenda del grosso ceppo bruciato nel camino come buon augurio per il nuovo anno.
Liguria e Lombardia
Il Pandolce è iI dolce che prende i liguri per la gola. Parliamo di una focaccia morbida ripiena di uvetta e canditi. La tradizione vuole che a tagliarlo sia il più anziano della casa.
Sebbene in Lombardia siano tanti i dolci, ricordiamo quello bresciano, il Bossolà. È una ciambella, bella morbida e molto semplice da preparare.
Toscana e Trentino
Il Panforte è il re della Toscana. Si tratta di un pane dolce farcito con mandorle, canditi e spezie di molti aromi. Nasce intorno all’anno 1000 quando gli abitanti del posto lo chiamavano Pane Natalizio.
Per il Trentino c’è invece lo Zelten, torta a base di cannella, frutta secca, uvetta e canditi. È abitudine dei trentini, come spiega anche il nome, prepararlo solo a natale.
Friuli e Calabria
Mai sentito parlare della Gubana? Dolce tipico friulano si prepara con una pasta dolce farcita poi di noci, pinoli e uvetta e imbevuta di grappa o vino liquoroso.
Per la Calabria, troviamo i Cannarituli, simili agli struffoli. L’impasto è quasi come quello dei dolci campani, viene condito con miele, ma cambia la forma.
Sicilia e Veneto
In Sicilia, tra i vari dolce, c’è la Cubbaita, pasta di mandorle nocciole e pistacchi, il tutto condito con miele e insaporito con sesamo.
Per il Veneto, ci teniamo a ricordare il Pandoro, dolce di origine veronese, intorno alla cui nascita aleggiano leggende e aneddoti che si vogliono accaparrare il vanto di averlo realizzato. Sulla ricetta, nessun commento.
Emilia Romagna e Puglia
Gli emiliani si danno da fare con il Panone Bolognese. Si tratta di un mix di fichi secchi, mele cotogne, miele e cioccolata. È un dolce che nasce nel ceto povero bolognese di secoli fa.
La Puglia è invece patria delle cartellate, piccole sfoglie di pasta a forma di rosa che si friggono e decorano con miele e mosto.
Umbria e Marche
In Umbria è d’obbligo la preparazione del Torciglione, dolce guarnito con pinoli o mandorle, nonché con delle ciliegine candite.
Le Marche sono invece patria della pizza de Natà. Parliamo di un dolce a pasta di pane, nel cui impasto si mettono frutta secca, scorze d’arancia, fichi secchi, uvetta e scorza di limoni.
Abruzzo e Molise
In Abruzzo, si mangia invece il Parrozzo. Parliamo di una pagnotta rustica realizzata usando della farina di granoturco, con mandorle, sia dolci che amare.
Per i molisani, non possono non trionfare i Caragnoli. Parliamo di piccole eliche fritte e condite con il miele. Si preparano anche a Carnevale.
Basilicata e Sardegna
I Calzoncelli sono dolci lucani a base di pasta sfoglia. È un fagottino farcito di ceci e di crema alle castagne. Ovviamente si friggono.
In ultimo ricordiamo le Seadas dei saldi, pasta sfoglia farcita di formaggio fresco, poi fritta e decorata con del miele.