Novità a Trinità D'Amore

Don Andrea Isidoro lascia la Comunità Trinità d'Amore

Dopo 4 anni il giovane sacerdote saluta Monza per diventare cappellano al carcere di Bollate, su chiamata dell'arcivescovo Delpini

Don Andrea Isidoro lascia la Comunità Trinità d'Amore
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Dal prossimo 1 settembre, dopo quattro anni, don Andrea Isidoro lascerà la Comunità pastorale Trinità d’Amore. Il giovane sacerdote non sarà più vicario per la Pastorale giovanile della Comunità, nonché riferimento della parrocchia di San Giuseppe, per assecondare la nuova chiamata dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini.

Il giovane sacerdote diventerà cappellano al carcere di Bollate

Il suo nuovo ruolo sarà quello di cappellano presso il carcere di Bollate.

Per adempiere all'incarico che lo aspetta don Andrea lascerà dunque la parrocchia di San Giuseppe di Monza per stabilirsi in quella di Santa Monica a Ospiate, una frazione di Bollate.

Nei 4 anni monzesi il don si è occupato soprattutto dei preadolescenti, adolescenti e giovani delle tre parrocchie di Trinità d'Amore, seguendoli dal punto di vista catechistico e formativo, così come in quello sociale, con le tante attività propugnate in questi anni nelle realtà oratoriali della Comunità pastorale. Ora una nuova sfida - anch'essanell'ambito relazionale ed educativo - lo attende, forgiato dall'esperienza con i ragazzi che tra poco per lui si concluderà.

Al suo posto un nuovo giovane ordinato di cui ancora non si può sapere l'identità

Al posto suo subentrerà un altro giovane prete di fresca ordinazione, uno dei 15 che verranno ordinati sabato al Duomo di Milano, che a sua volta diventerà nuovo Vicario della Pastorale giovanile di Trinità d’Amore.

Il sacerdote non si insedierà però alla parrocchia di San Giuseppe come don Andrea, ma andrà a dare aiuto al parroco don Giuseppe Massaro a San Carlo, per espressa scelta del rettore maggiore del Seminario.

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Per meglio ridistribuire le presenze all’interno della Comunità Pastorale, le ausiliarie diocesane sposteranno la loro abitazione da San Carlo a San Giuseppe, facendo in modo di non creare disequilibri dei servizi offerti dalle tue realtà parrocchiali.

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