Don Vittorino e don Luigi preti da... 100 anni
Sacerdoti da 50 anni, hanno festeggiato con la comunità di Ruginello.
Cento anni di fede per la parrocchia di Ruginello di Vimercate. Cento anni di servizio, incontri e relazioni.
Don Vittorino e don Luigi preti da un secolo
Parrocchia in festa la scorsa domenica per il 50esimo anniversario di don Vittorino Zoia con un ospite speciale, don Luigi Stucchi. Entrambi i sacerdoti quest’anno tagliano infatti il traguardo dei cinquant’anni dall’ordinazione sacerdotale.
Gli auguri durante la messa
"Tanti auguri don Luigi. Tanti auguri don Vittorino - ha esordito il diacono di Vimercate Federico Ripamonti alla messa del mattino - Siamo fortunati che la Provvidenza, sapientemente guidata dallo Spirito, vi ha messo sulla nostra strada, vi ha messo a guidare, come fanno i pastori buoni, questo gregge. Cinquant’anni di ordinazione non sono un traguardo banale ma sono la testimonianza di una fedeltà alla missione radicale e gioiosa".
Ordinati insieme
Ordinati sacerdoti il 28 giugno 1973 dall’allora arcivescovo Giovanni Colombo, don Luigi e don Vittorino da compagni di messa si sono susseguiti nella guida della parrocchia dei santi Giacomo e Cristoforo di Oldaniga e Ruginello. Nel 2022 infatti don Luigi, classe 1944, nativo di Bellusco, ha terminato il servizio a Vimercate tornando dopo dodici anni a Seregno, dove era stato vice rettore del Collegio Ballerini per 37 anni. Quindi l’arrivo di don Vittorino, classe 1945, originario di Sulbiate, dopo tredici anni vissuti a Brugherio.
Don Luigi: "Facciamo sul serio con Cristo"
"Come poter essere nuovi cristiani? - ha commentato don Luigi - La cosa è semplicissima: nell’incontro con Cristo. Ho imparato fin da ragazzo a giocare la libertà sulla Parola del Signore. Se noi facciamo sul serio con Lui, Lui ci guiderà a fare sempre cose belle. E voi ragazzi - ha esortato - datevi da fare, fate sul serio con il Signore".
Don Vittorino: "Dio ha perso la testa per noi"
Presenti alla celebrazione infatti anche una trentina di adolescenti che hanno ricevuto il mandato animatori per l’inizio dell’oratorio estivo.
"L’immagine della messa può essere noiosa e non riscuotere grande successo - ha continuato don Vittorino parlando ai giovani - Ma dopo cinquant’anni sono qui a dire grazie a Dio e a chi mi ha educato. Grazie a un Dio che per me, per tutti noi, ha perso la testa: cosa c’è di più bello che fidarmi di Lui? Lui mi dice che per essere felice mi devo giocare la mia libertà e non temere, Lui non inganna".
I regali
In oratorio il pranzo di festa con famigliari e fedeli e il cappellano dell’ospedale don Gianpiero Magni. Non sono mancati doni in segno di affetto e stima: dalle suore Canossiane, dalla parrocchia due icone e dalla società sportiva "Robur Ruginello" targhe di ringraziamento. Durante la messa contemplativa dello scorso venerdì la Comunità pastorale ha donato una cartagloria a don Vittorino.
"Sono più contento oggi di prima - ha concluso sorridente don Vittorino - Non che quando sono stato ordinato sacerdote non lo fossi, ma man mano che un dono lo contempli, con il tempo, lo gusti, lo fai crescere, ti rende più contento. Il Signore non illude mai".