Dona i capelli ai malati
Il gesto di Ikram Ayed, che dopo sei anni ha tagliato la sua lunga chioma per aiutare chi sta combattendo contro un tumore

E’ uscito dal salone di parrucchiere con 45 centimetri di capelli in meno, ma con tanta gioia in più nel cuore, consapevole di aver compiuto un gesto all’apparenza banale ma in realtà molto prezioso per chi sta combattendo una battaglia contro il tumore. Ikram Ayed, 28enne di Novedrate (Como) che conosce e frequenta la zona di Lentate, ha infatti deciso di tagliare la sua lunga chioma dopo ben sei anni, per donarla all’associazione «Un angelo per capello», che realizza parrucche destinate a chi per via delle cure oncologiche sta perdendo o ha perso i capelli.
Dona i capelli ai malati
Arrivato ben oltre alla lunghezza consigliata, ha scelto il negozio «Acconciature Milena» di via Aureggi, a Lentate sul Seveso, per questo taglio solidale, prendendo appuntamento mercoledì 7 maggio alle 13. Un’idea che Ikram, di origine tunisina ma nato in Italia, laureato in Comunicazione per i mercati globali, insegnante di arti marziali in una palestra di Seregno, ha avuto dopo aver conosciuto Ilaria, una ragazza di 29 anni, cugina della sua fidanzata di allora, che ha scoperto di avere un tumore.
Fortunatamente, dopo un anno e mezzo di chemioterapie, è guarita e ora le stanno ricrescendo i capelli.
«Ma quando l’ho incontrata era alle prese con la malattia e la sua esperienza mi ha toccato molto - racconta il 28enne - Ho pensato al forte impatto emotivo dovuto alla perdita progressiva della chioma, simbolo di femminilità, e alle ripercussioni psicologiche sulle ragazze: una situazione di disagio che si aggiunge alla paura e ai dubbi legati alla malattia».
E così, mentre a poco a poco a Ilaria cadevano i capelli, a mano a mano a Ikram crescevano: una contrapposizione in cui si intrecciano timore e speranza, sofferenza e solidarietà.
Un cambiamento di look a cui il ragazzo si è abituato presto e con il quale alla fine si piaceva parecchio:
«Facendo molto sport, ho sempre avuto la testa rasata per comodità, ma alla fine mi sono innamorato dei capelli lunghi, anche perché li ho sempre curati e tenuti bene», conferma. Una bellissima chioma castana e ondulata, che anno dopo anno è cresciuta fino a quasi metà schiena. «Ultimamente ho pensato che fosse giunto il momento di darci un taglio e ho pensato subito al negozio di Milena Ferro, che conosco da anni - spiega - Ho fissato data e ora e mercoledì ho detto addio ai miei capelli».




La parrucchiera ha dapprima fatto due trecce, poi le ha tagliate con qualche sforbiciata e ha valorizzato i capelli rimanenti con un look moderno, con una parte rasata e un ciuffo più lungo. «Non è la prima volta che mi capita di tagliare i capelli a persone che poi hanno deciso di regalarli ad associazioni benefiche - commenta la professionista - Altri hanno voluto compiere questo gesto che reputo bellissimo. A colpirmi, nel caso di Ikram, è stata la lunghezza del periodo in cui non li ha mai tagliati: sei anni sono tanti». Sei anni in cui la chioma è diventata sempre più folta, incorniciandogli un viso caratterizzato da occhi profondi e un sorriso luminoso.
«Mi ero abituato al mio nuovo aspetto e al momento del taglio ammetto che ho avvertito un colpo al cuore - ci confida - Ma poi ho pensato che quelle trecce, lunghe circa 45 centimetri, avrebbero reso felice qualcuno che sta soffrendo».
Andranno a "Un angelo per capello"
Le ha imbustate e spedite a «Un angelo per capello», che le utilizzerà per realizzare parrucche destinate alle persone malate. Un gesto di grande generosità, che Ikram è già abituato a fare con l’Avis, dato che dona sangue da tempo: «In modo diverso, quella di regalare i capelli è sempre un’azione semplice con cui fare del bene a chi è meno fortunato di noi».
Un’azione che non rimarrà isolata: «Penso proprio che mi farò ricrescere i capelli e tra sei/sette anni li donerò di nuovo», afferma convinto. E spera che la sua scelta possa sensibilizzare più persone ed essere di esempio ad altri ragazzi: «Purtroppo si pensa che i capelli lunghi siano una caratteristica tipicamente femminile e quindi che solo le ragazze possano farseli crescere e poi tagliarli per donarli. E’ importante, invece, andare oltre gli stereotipi e allargare questa bella iniziativa anche ai maschi: più capelli si donano e più persone si possono aiutare»