Dopo 15 anni in Italia, l’addetto alle pulizie in Comune Morshed giura per diventare italiano
Mercoledì la cerimonia di conferimento della cittadinanza per il 49enne e i tre figli
Con tanta emozione e un pizzico di orgoglio, dopo 15 anni in Italia, Mohamed Morshed mercoledì scorso è diventato a tutti gli effetti cittadino italiano assieme a tre dei suoi cinque figli. Conosciutissimo in Comune a Monza dove lavora come addetto alle pulizie ormai da molti anni, il 49enne ha scelto Monza per vivere nel 2008 e oggi non se ne pente: «È una città bellissima, si vive bene qui».
L’addetto alle pulizie in Comune Morshed giura per diventare italiano
Mercoledì un tassello importante è stato messo alla sua permanenza con il giuramento di rispettare la Costituzione e le leggi italiane e di conseguenza l’ottenimento della cittadinanza italiana. Un cammino non semplice (viene concessa con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato su proposta del Ministro dell'Interno), che Morshed ha perseguito con tenacia e che ora significa anche l’ottenimento della cittadinanza per i figli minori Nadim, 16 anni, Tamanna, 14 e Ryan, 4, l’unico nato in Italia perché la famiglia (compresa la moglie Nasima) ha seguito il papà solo nel 2014, lasciando il Bangladesh.
Diversa invece la procedura per i maggiorenni Nayem (20 anni) e Shoeba (19), quest’ultima studentessa di Scienze dell’organizzazione in Bicocca, che dovranno presentare singolarmente domanda avendo già compiuto 18 anni per avviare l’iter.
Un momento emozionante
Qualche battuta del sindaco Paolo Pilotto («Ha studiato bene al corso che ora la interrogo?») prima del momento solenne, giusto per sdrammatizzare il momento intenso (che ha emozionato anche lo stesso primo cittadino).
Mentre la figlia maggiore riprendeva con il cellulare il conferimento della cittadinanza che si è svolto in Sala Giunta, anche i colleghi di Morshed in Municipio non hanno mancato di presenziare assieme al «nonno adottivo» della famiglia Mohamed, il cittadino attivo Luciano Rossetti che si è affezionato da tempo a questa bella e integrata famiglia bengalese che non ha nascosto di provare un affetto particolare per la terra che li ha accolti.
«Oggi lei ha giurato di rispettare le leggi e la comunità, è una cosa importante perché in troppi non conoscono i diritti e soprattutto i doveri, a partire dalle cose più semplici, come lo studio», ha chiosato il sindaco.