Commercio

Dopo 40 anni i fruttivendoli di Meda abbassano la saracinesca

Chiude l'ennesimo negozio in corso Matteotti: "Non è facile trovare chi vuole fare questo lavoro".

Dopo 40 anni i fruttivendoli di Meda abbassano la saracinesca
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«Ci dispiace immensamente, ma non potevamo fare diversamente. Un po’ per l’età, un po’ perché nell’ultimo periodo sono venuti a mancare gli stimoli... Prima corso Matteotti a Meda era una via viva dal punto di vista commerciale, ultimamente si vedono tante serrande abbassate».

Chiude "Il Melograno" di Meda

E da mercoledì 1 maggio 2024, non si rialzerà più nemmeno quella de «Il Melograno», il negozio di frutta e verdura gestito per quasi 40 anni dai coniugi Editta Perini, classe 1951, ed Eugenio Mariani, del 1949, residenti al Mocchirolo nella vicina Lentate. E’ palpabile il dispiacere della storica fruttivendola quando la incontriamo, pochi giorni prima della chiusura definitiva. In questo spazio all’angolo con via Orsini si respirano genuinità, qualità, attenzione al cliente, ma anche attaccamento alla città e al proprio territorio.

I fruttivendoli abbassano la saracinesca dopo 40 anni

«E’ un ciclo che si chiude, dopo tanti anni è giusto così», commenta Editta, che ora potrà godersi un po’ di meritato riposo e fare la nonna di due splendidi nipoti.

Originaria di Seregno, così come il marito, ha iniziato a lavorare a 13 anni, facendo la commessa in tanti negozi: in cartoleria, dal pollivendolo, dal «furmagiatt» e infine dal fruttivendolo. Anni di lavoro e di contatto con le persone le hanno permesso di maturare l’esperienza necessaria per gestire un’attività tutta sua, insieme al consorte. Sono subentrati infatti allo storico fruttivendolo «Strepe», ovvero Luigi Santambrogio, e il 18 dicembre 1984 hanno dato vita al «Melograno».

Un luogo di cultura

Pieni di passione e di entusiasmo, oltre a offrire coloratissimi e deliziosi frutti e ortaggi di stagione, nel loro negozio hanno dispensato sorrisi e consigli, stringendo con i clienti un rapporto familiare, di amicizia. Un luogo dove oltre ai prodotti delle coltivazioni si «coltivavano» rapporti veri e anche cultura. Marito e moglie hanno infatti partecipato attivamente alle iniziative cittadine e hanno promosso il territorio: avevano abbellito il loro emporio con un allestimento medioevale in occasione dei 750 anni della fondazione di Meda e nel 2019, per celebrare il loro 35esimo di attività, avevano esposto, in collaborazione con il Circolo XX Settembre, la riproduzione fotografica dell’antico pozzo Bonelli che sorgeva proprio di fronte al negozio e successivamente era stato coperto da un marciapiede.

"Difficile trovare persone che vogliono fare i fruttivendoli"

Inevitabile provare un po’ di nostalgia per questi e tanti altri episodi che hanno contribuito a creare la storia de «Il Melograno», che da domani diventerà un luogo della memoria.

«Al momento non subentrerà nessuno, è difficile trovare qualcuno che al giorno d’oggi voglia fare il fruttivendolo, un lavoro impegnativo e che richiede tanta passione - conclude Editta - A meno che a qualcuno, vedendo la serranda abbassata, non venga la voglia di rialzarla...».

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