Dopo il litigio con l'ex senatrice l'Amministrazione "cancella" il 25 Aprile
Niente cerimonia a Lentate sul Seveso, il presidente provinciale dell'Anpi Loris Maconi: "Disponibile a un confronto e a trovare una soluzione".
Dopo il litigio con l'ex senatrice Lucrezia Ricchiuti l'Amministrazione comunale di Lentate sul Seveso "cancella" il 25 Aprile.
Niente cerimonia istituzionale
L’anno scorso alla celebrazione del 25 Aprile erano state scintille tra il sindaco Laura Ferrari e l’ex senatrice desiana Lucrezia Ricchiuti. Ora arriva la drastica decisione: niente cerimonia istituzionale, solo la deposizione della corona per onorare i Caduti. A renderlo noto è stato proprio il primo cittadino durante il Consiglio comunale di giovedì 4 aprile, rispondendo a un’interrogazione presentata dal capogruppo del Partito democratico Antonio Mandato, che ha chiesto delucidazioni sul perché l’Amministrazione comunale non avesse concesso il patrocinio al Corpo musicale «Giuseppe Verdi» solo e unicamente per l’iniziativa in programma nel giorno dedicato alla Liberazione dal nazifascismo. Da qui anche la richiesta di sapere cosa avesse in mente la Giunta Ferrari per la giornata.
Un anno di stacco dopo il litigio con la Ricchiuti
Ebbene, di attività in calendario, come spiegato dal sindaco, non ce ne sono: «Abbiamo preso una decisione partendo da ciò che era successo l’anno scorso, quando una rappresentante del Centrosinistra aveva strumentalizzato l’evento per fare politica». Il riferimento del sindaco è alla senatrice Ricchiuti, che l’anno scorso era presente alla manifestazione quale rappresentante dell’Anpi. Nel corso del suo intervento aveva puntato il dito contro due amministratori dei Comuni di Cologno Monzese e Monza, accostando i loro nomi a nazismo e fascismo. Un discorso che non era andato proprio giù al sindaco e che evidentemente le è rimasto indigesto a distanza di un anno dato che ha deciso di non organizzare alcuna manifestazione. «Abbiamo voluto prendere un anno di stacco - ha spiegato - Ovviamente deporremo la corona per onorare i Caduti, ma vogliamo invitare a riflettere sul 25 aprile, da intendere come una Resistenza democratica e liberale. Per l’anno prossimo, anche attraverso la commissione cultura recentemente istituita, pensiamo di avviare una collaborazione per pensare a una rievocazione seria e apolitica di quanto è avvenuto». Di conseguenza non è stato concesso il patrocinio alla banda, che si limiterà ad allietare con la sua musica le vie di Camnago, con la tradizionale sfilata, senza accompagnare il momento del discorso delle autorità davanti al Municipio, che quest’anno, appunto, non si terrà.
Le minoranze: "Siamo rammaricate, organizzeremo qualcosa di alternativo"
«Siamo rammaricati, il 25 aprile non è una festa rossa, ma istituzionale», il commento di Mandato, che ha annunciato l’intenzione di organizzare delle iniziative per celebrare la giornata, in collaborazione con l’altra lista di minoranza. «Aspettavamo la risposta del sindaco per evitare sovrapposizioni con la cerimonia istituzionale - ha detto il capogruppo di “Cittadini per Lentate” Giuseppe Beretta - Ma dato che l’Amministrazione ha reso noto che non farà nulla ci attiveremo, perché per noi è importante ricordare una data che sta alla base della democrazia, facendo qualcosa che non sia una semplice deposizione della corona». Tra le idee, «la lettura delle testimonianze di chi ha vissuto quei momenti, oppure documentari o film», il tutto anche con la collaborazione delle associazioni del territorio. Conclude: «Per noi è importante che i valori del 25 aprile, in cui crediamo, vengano portati avanti».
Il presidente provinciale dell'Anpi: "Disponibile a un confronto e a trovare delle soluzioni"
A intervenire sulla questione anche il presidente dell'Anpi di Monza e Brianza Loris Maconi, che ha definito la decisione della Giunta "inspiegabile ed eclatante". "Per l'Anpi il 25 Aprile è la festa di tutti gli italiani perché rappresenta la Liberazione dal nazismo e dal fascismo. Per questo la festeggiamo con uno spirito unitario: la Resistenza è stata unitaria così come il percorso che ha portato alla Costituzione. Non c'è mai stato alcun significato politico o di parte, proprio perché è una festa che richiama tutto il popolo", prosegue, ammettendo che "magari ci sono stati episodi non coerenti con questo quadro, però non possono essere presi come pretesto per mettere in discussione una manifestazione e decidere di deporre solo la corona". Si rende però disponibile "a un confronto con l'Amministrazione per trovare una soluzione. Se ci sono stati errori sono disposto ad ammetterli, ad ascoltare critiche e rimostranze e a trovare un accordo. C'è ancora tempo per organizzare una celebrazione unitaria, senza colore politico".
Il sindaco: "Apprezzo la disponibilità, lo inviteremo l'anno prossimo per definire come organizzare l'evento"
"Apprezzo molto la disponibilità del presidente provinciale dell'Anpi e lo inviterò l'anno prossimo alla commissione che convocheremo per definire come organizzare l'evento". Per quest'anno, quindi, niente 25 Aprile, "ma per l'anno prossimo vogliamo pensare a qualcosa di speciale, per arrivare a una verità storica senza strumentalizzazione politica". Il primo cittadino ha infatti intenzione, per ogni ricorrenza istituzionale come il 2 giugno o il 4 Novembre, di convocare una commissione cultura per definire i dettagli delle celebrazioni "insieme alle opposizioni".