Il saluto

Dopo quarantadue anni in Municipio, va in pensione lo storico volto dell’Anagrafe

Il 31 luglio sarà l’ultimo giorno di lavoro di Natalina Molteni. Mercoledì la festa con i colleghi

Dopo quarantadue anni in Municipio, va in pensione lo storico volto dell’Anagrafe
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Ha varcato per la prima volta da dipendente l’ingresso del Municipio di Veduggio con Colzano che era ancora una ragazza fresca di diploma. Era il 1983. Da allora non ha più lasciato il suo posto nell’ufficio Servizi Demografici perché il lavoro, arrivato dopo un concorso a cui aveva partecipato un po’ per caso, è divenuto una passione. Una vocazione vien da dire. Casa a Veduggio, la giornata lavorativa per Natalina Molteni inizia e finisce infatti ben prima e altrettanto ben dopo aver passato il badge comunale, già per la strada dove non manca mai chi la ferma per avere qualche informazione su atti e pratiche. E poi, ammettiamolo, avere a che fare tutti i giorni con decine di persone non è una passeggiata. «Per me invece è proprio la parte più bella...», garantisce lei. C’è da crederle davvero vedendola ancora nel pieno della sua attività - accanto alla storica collega Silvia Perego e alla new entry Eleonora Cesana - nonostante sia prossima alla pensione: il 31 luglio sarà ufficialmente il suo ultimo giorno di lavoro.

La festa con i colleghi

Mercoledì sera, i colleghi le hanno organizzato una festa a sorpresa nel giardino del nuovo Municipio, insieme al sindaco Luigi Dittonghi e al suo vice Augusto Degli Agosti. Sindaco che venerdì mattina è stato complice di chi scrive per una vera e propria imboscata a Natalina, notoriamente schiva ai «riflettori». Un’intervista però è il minimo dopo quarantadue anni a servizio della comunità... «E allora facciamola», ci ha risposto con il suo bel sorriso noto a tutti i veduggesi.
Prima una breve cronistoria. Nel 1983, ad accoglierla nella vecchia sede della casa comunale fu un altro volto storico dell’Anagrafe e non solo, Luigi Sanvito. Alla guida dell’Esecutivo c’era l’allora primo cittadino Giampietro Corbetta a cui sono succeduti Fiorenzo Manocchi, Gerardo Fumagalli, Maria Antonia Molteni e, negli ultimi sei anni, Dittonghi.

In quattro decadi tutto è cambiato

In quattro decadi il mondo è cambiato, come di conseguenza il paese.
«Anche per il nostro lavoro è stata un’evoluzione continua, sia dal punto di vista tecnico che dei rapporti con i cittadini», ha spiegato Molteni. Alle pratiche legate alle variazioni anagrafiche (atti di nascita, matrimonio e morte) si sono aggiunte quelle per immigrazione, separazioni e divorzi consensuali. Solo per citare alcuni dei numerosi compiti a carico dell’ufficio Demografico.
«Spesso chi si trova ad avere a che fare con la burocrazia va nel panico per questo sia io che i colleghi abbiamo sempre cercato di andare incontro alle esigenze delle persone, per quanto è possibile. Mantenendoci però risoluti perchè - ha sottolineato - le norme vigenti vanno rispettate».
La sabbia nella clessidra scorre veleoce: piani per il futuro lontana dal Municipio?
«Dedicherò del tempo a me stessa, poi si vedrà...».
E, allora, buon meritato riposo Natalina!

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