Ultimi giorni di lavoro per Roberto Vergani, 71 anni, titolare della storica erboristeria in piazzetta Madonnina a Verano: l’attività avviata nel 1977 chiude dopo quasi 50 anni.
Attività storica, presente a Verano da quasi 50 anni
Per quasi mezzo secolo le sue erbe e soluzioni naturali sono state utili a centinaia e centinaia di clienti della zona e non solo, ma ora per Roberto Vergani, 71 anni, è arrivato il momento di lasciare la sua storica attività e dedicarsi ad altro. Il suo negozio, in piazza della Madonnina, sta infatti per chiudere definitivamente. Il veranese ha guidato l’attività e il laboratorio di medicina naturale che si trova sotto il negozio; con lui ha sempre lavorato anche l’ex moglie, farmacista, Elena Cazzaniga.
L’erborista
«Ho aperto l’erboristeria nel 1977; prima era in via Sauro, poi, ci siamo spostati dall’altro lato della strada e da ormai 30 anni siamo in piazzetta – ha raccontato – mi sono diplomato in erboristeria all’ Università di Farmacia ad Urbino, quando ancora non c’era un vero e proprio corso di laurea».
Negli anni però, l’erboristeria e la medicina naturale è diventata sempre più importante tanto che oggi rappresenta per molti un’alternativa. Proprio in questi anni il lavoro di Vergani si è sviluppato diventando punto di riferimento in tutta la provincia.
«Ho un laboratorio di produzione autorizzato dal Ministero della Salute dove creiamo erbe in capsule, che è diventato un punto di riferimento per molti medici e tantissimi clienti – spiega – abbiamo poi tutto un settore di alimenti bio, molto apprezzato. La nostra erboristeria è tra le più grandi d’Italia».
Ricette e formule passeranno di mano
Tutte le ricette e formule sono preparate da Vergani e ora tutto questo importante patrimonio, passerà di mano.
«Abbiamo deciso di dare gratuitamente tutte le ricette e le formule inventate all’erboristeria di Carate – ha spiegato – lasciare dopo quasi 50 anni non è semplice, ma era giunto il momento. Ringrazio tutti quelli che ci hanno seguito in questi anni. Sono soddisfatto; abbiamo sempre lavorato con buon senso. L’aspetto economico non è mai stato l’obiettivo, ma la conseguenza del nostro operato».