Fine di un'epoca

Dopo un secolo finisce la "Favola": lo storico panificio chiude i battenti

Mercoledì 30 aprile sarà l'ultimo giorno di lavoro per "Una favola di pane", storica bottega di piazza Roma aperta nel 1923

Dopo un secolo finisce la "Favola": lo storico panificio chiude i battenti
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Più che una storia, una vera e propria "Favola" che per oltre cent’anni è stata capace di incantare grandi e piccini. Con semplicità e passione, ma soprattutto con quel caratteristico profumo di pane fresco, tipico delle botteghe di una volta, che per una vita ha avvolto il centro di Busnago.

Dopo un secolo finisce la "Favola"

E’ ormai prossima ad abbassarsi per sempre la saracinesca del panificio "Una favola di pane" di piazza Roma, autentico punto di riferimento per la comunità: domani, mercoledì 30 aprile, sarà l’ultimo giorno di lavoro dopo più di un secolo di onorata carriera. Una storia che affonda le proprie radici in un’epoca lontana, che però il tempo non ha cancellato. E’ infatti il dicembre del 1923 quando i fratelli Luigi e Ambrogio Vimercati acquistano i locali che ospitano non solo l’antico forno, ma anche la pesa, dove la farina viene preparata prima della lavorazione. Con il tempo l’attività cresce e passa di mano in mano, di generazione in generazione. Fino al 1973, quando viene ceduta dalla famiglia:

"Alla morte di nostro padre Carlo saremmo dovuti subentrare noi - dicono i fratelli Paolo e Giorgio - Ma all’epoca eravamo giovanissimi e non saremmo riusciti a gestire la bottega. Per qualche anno l’ha fatto la zia Fausta, per tutti la mitica “Ninetta”, ma dopo un po’ decidemmo di fare un passo indietro".

Di generazione in generazione

A quel punto è la famiglia Stucchi che si incarica di portare avanti la tradizione, fino al 2008. Una "parentesi" di oltre trent’anni che, proprio come un cerchio disegnato dal destino, si chiude con il ritorno dei Vimercati dietro il bancone di piazza Roma:

"Dopo qualche riflessione sul da farsi ci decidemmo a tornare in attività e riprendere la tradizione di famiglia - dicono oggi le sorelle Denise e Sara, le ultime titolari - Così abbiamo ripreso il filo di quel discorso che in fondo non si era mai interrotto grazie alla presenza in negozio della nostra Marilena Colombo, che da quasi trent’anni rappresenta il punto fermo del panificio, quella “memoria storica” che ha garantito la continuità tra una gestione e l’altra nel corso degli anni".

"Busnago sarà sempre la nostra famiglia"

Anche perché nel frattempo il negozio si amplia. E da semplice prestinaio diventa un piccolo emporio in cui si può trovare praticamente di tutto, compreso un reparto di pasticceria pronto a soddisfare ogni palato. Ora, però, la "favola" lunga un secolo, incastonata tra quelle iconiche colonne rosse del negozio, è destinata a chiudersi:

"Purtroppo è un problema di personale: non troviamo più nessuno che stia al forno - dicono le titolari - Le abbiamo provate tutte, anche contattando le scuole alberghiere dei dintorni che preparano i ragazzi nel ramo della panetteria. Ma nulla, sembra che non ci siano più persone giovani disposte a fare questo mestiere. Che comunque, va detto, richiede un’importante dose di sacrificio oltre che di passione. Ovviamente dispiace moltissimo essere giunti a questa decisione, ma nonostante il lavoro non mancasse affatto, stava diventando inevitabile. In questi ultimi giorni di apertura c’è tanta malinconia naturalmente, ma anche un enorme senso di gratitudine nei confronti di tutti coloro che, almeno una volta nella loro vita, sono entrati da queste porte. Nel tempo con molti di loro è venuto a crearsi un rapporto profondo, capace di andare ben oltre quello della semplice clientela, ma che anzi è sfociata in qualcosa di più grande: in una vera e propria amicizia. Per noi, infatti, la comunità di Busnago ha sempre rappresentato una grande famiglia. E questo è sicuramente quello che ci porteremo per sempre nel cuore"

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