Battaglia legale

Due ex dipendenti portano il Comune in Tribunale

Prima il Comune ha versato ai due 200mila euro, ora ne chiede indietro 250mila

Due ex dipendenti portano il Comune in Tribunale
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Per un (proprio) errore il Comune di Camparada  aveva erogato anticipi di pensione (non dovuti) a due ormai ex dipendenti. Che però, di fronte alla doppia ingiunzione di pagamento emessa dall’ente pubblico per farsi restituire quei soldi, hanno deciso di resistere e presentare ricorso davanti al Tribunale di Monza. Anche perché la somma richiesta, circa 250mila in totale, non è affatto indifferente.

I lavoratori  contro il Comune

Tra il 2001 e il 2006 (allora sindaci erano Adolfo Oliva fino al 2004 e poi l’attuale primo cittadino Mariangela Beretta, all’epoca al suo primo mandato fino al 2009), infatti, G.V. (nel frattempo deceduto) e G.R., all’epoca ancora dipendenti del Comune, ricevettero da quest’ultimo una serie di pagamenti a titolo di anticipi di pensione e acconti di liquidazione rispettivamente per circa 99mila e 98mila euro. Peccato però che il Comune non fosse in alcun modo titolato a effettuare i suddetti versamenti, in quanto di totale competenza dell’Istituto di previdenza preposto a tale scopo dalla legge.
L’errore è venuto a galla solo negli ultimi anni. Da quando cioè la Corte dei Conti, grazie anche al lavoro dell’Unione con Lesmo, ha cominciato a indagare sui bilanci del Comune al pari  della stessa Amministrazione, impegnata dal 2019 in un lavoro di «pulizia» di questo marasma finanziario che ha sconvolto la vita amministrativa del Piccolo Comune Antico.

La scoperta

E così  sono emersi anche i quasi 200mila euro versati ai due ex dipendenti a titolo di trattamenti pensionistici e di fine rapporto: crediti che però non risultavano essere mai stati successivamente riscossi dal Comune e sui quali la Corte dei Conti aveva chiesto spiegazioni. Fornirne, tuttavia, non era stato semplice, poiché i supervisori intervenuti per fare luce in mezzo alle nubi dei bilanci non avevano trovato traccia di giustificativi chiari dei pagamenti erogati tra il 2001 e il 2006. Gli interrogativi su questa vicenda oggettivamente sono molti, ma le risposte poche.
A novembre, con il via libera da parte dell’Amministrazione delle due ingiunzioni di pagamento, a G.R. sono stati chiesti indietro 122.129,13 euro, mentre agli eredi di G.V. altri 126.902,26 euro, per un totale di quasi 250mila euro.
Non certo briciole. E lo sanno bene anche i due ex dipendenti che di fatto ritengono di non dover restituire tali cifre. Tanto che gli stessi, a fine gennaio, hanno depositato due separati ricorsi dinanzi al Tribunale di Monza in opposizione all’ingiunzione stessa. Un’azione legale che ora mette il Comune nelle condizioni di dover correre ai ripari. Il sindaco Beretta, con apposita delibera di Giunta, è stato autorizzato a resistere in giudizio e in tal senso è stato già affidato incarico di difesa all’avvocato Francesco Basile del Foro di Milano.

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