E' morto monsignor Giuseppe Ponzini
Classe 1932, per quasi 40 anni in città e a lungo parroco, si è spento nella serata alla Casa famiglia San Giuseppe dove era ricoverato da qualche giorno.
Da qualche tempo le sue condizioni di salute, dopo essere stato colpito dal Covid, destavano molta preoccupazione. Da fine dicembre era ricoverato alla Casa famiglia San Giuseppe di Ruginello, dove è morto nella serata di oggi, giovedi 12 gennaio.
Vimercate piange monsignor Giuseppe Ponzini, autentica colonna della comunità religiosa, sacerdote in città per quasi quarant'anni.
Gli studi e il seminario
Nato a Milano nel 1932, il sacerdote aveva vissuto gli anni della guerra a Giussano con i fratelli minori, presso la casa della nonna
materna con il padre impegnato con gli Alleati nel Sud Italia. A soli 12 anni la percezione della vocazione sacerdotale, custodita nel cuore durante gli impegni di educatore assunti con l’Azione Cattolica Ragazzi. Quindi lo studio presso il Liceo Classico Manzoni fino all’iscrizione
alla facoltà di ingegneria al Politecnico, lasciata quindi dopo il primo anno per iniziate il percorso di studi in seminario.
L'ordinazione e l'arrivo a Vimercate
Ordinato sacerdote il 28 giugno del 1956, ha iniziato il proprio servizio a Vimercate 36 anni fa, dopo le dimissioni di monsignor Ernesto Castiglioni. Aveva guidato la comunità fino al 2009 quando aveva ceduto il testimone a don Mirko Bellora. Era comunque rimasto in città come prete residente. Un vero e proprio punto di riferimento per i fedeli.
E' stato anche decano
Numerosi i ricordi, le amicizie e i traguardi ancora ben vivi nella memoria del sacerdote. Dal primo giorno in città con l’accoglienza della comunità religiosa e laica con l’allora sindaco Enrico Villa alla processione serale per la Madonna, dalla visita del cardinal
Carlo Maria Martini del 1998 alla nomina di monsignore, all’incarico di Decano delle parrocchie del Vimercatese, dal Giubileo 2000 ai pellegrinaggi comunitari, dall’impegno per il patrimonio artistico parrocchiale alla costruzione del centro caritativo Santo Stefano. E ancora: la Caritas,
il Centro di Ascolto, Parola Amica.
"Aiutatemi con la vostra preghiera"
"Devo registrare un indebolimento delle forze - aveva scritto sul bollettino parrocchiale nel giugno 2021 in occasione delle celebrazioni per il 65esimo di ordinazione sacerdotale - Non me ne lamento perché non è nel mio carattere e anche perché il Signore mi ci ha preparato con una parola interiore che mi ha rivolto qualche anno fa. Cerco di essere fedele. Voi aiutatemi con la vostra comprensione e la vostra preghiera".
Una fede mai arrivata, mai stanca, elegante e perseverante come il cammino sacerdotale percorso e come la sua camminata signorile
che lo aveva reso parte ormai della storia della città che lo chiamava, con affetto e stima, il monsignore.