Circolazione ferroviaria

E’ un’estate da incubo sui treni: soppressioni fino al 60 per cento

La denuncia di Utp sulla linea S9: guasti, corse ridotte e carenza di personale

E’ un’estate da incubo sui treni: soppressioni fino al 60 per cento
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Fra fine giugno e inizio luglio la linea suburbana S9 di Trenord, che transita da Seregno e collega Saronno a Milano e Albairate, ha viaggiato con una media di una soppressione ogni due corse sulle 310 rilevate.

E’ un’estate da incubo sui treni: soppressioni fino al 60 per cento

Fra il 29 giugno e il 3 luglio si è passati da un minino del 43 per cento a un massimo del 60 per cento, raggiunto l’1 luglio come «benvenuto» ai viaggiatori, non proprio gradito. E’ andata un po’ meglio nei giorni precedenti, con percentuali di soppressioni comprese fra 5 e 28 per cento. Nell’intero periodo esaminato (23 giugno - 3 luglio) ci sono stati 200 convogli cancellati e soltanto una volta (il 24 giugno) è filato tutto liscio, senza soppressioni.

Lo rende noto l’Utp, l’Associazione utenti del trasporto pubblico che torna a denunciare le criticità estive del servizio delle linee S2 (Mariano Comense - Passante - Milano Rogoredo) e, soprattutto, S9. Lo definiscono un servizio di serie B, che Trenord «attiva e disattiva a piacimento nell’imbarazzante silenzio di Regione Lombardia». Nel mirino le «sistematiche cancellazioni e un servizio inaffidabile, come succede ormai ogni estate».

Secondo l’associazione siamo di fronte a «una volontaria e sistematica azione di ridimensionamento della linea» e Trenord «dimostra tanta incompetenza e inefficacia, arrogandosi il diritto di considerare inutili alcune linee previste dalla progettazione della Regione».

Le cancellazioni dipendono soprattutto dai guasti dei convogli. Il cosiddetto materiale rotabile Taf, il più vecchio della nuova generazione che risale agli Novanta, «soffre il caldo, è noto, ma non si adegua in maniera opportuna la componentistica - spiega Marco Longoni di Utp - A Roma li stanno usando, non si capisce perché qui non si riesca. Ma restano in panne anche convogli più recenti, la versione revampizzata di recente da Trenord (con la sigla R-Taf) . Le azioni di svecchiamento non sono adeguate o sufficienti e si vedono pochissimi convogli in servizio rispetto a quello che ci si dovrebbe aspettare dopo un lavoro di aggiornamento».

E mentre gli utenti di alcune linee restano a piedi, su altre tratte - secondo Utp - «circolano treni con più carrozze del necessario a causa della chiusura di alcune linee per i lavori di Rfi. E’ il caso della Milano Greco Pirelli - Brescia e della Brescia - Bergamo, con treni in composizione doppia (fino a 12 o più carrozze, ndr.) anziché singola (da 3 a 6, ndr.) come quelli utilizzati nei periodi di maggiore afflusso di lavoratori e studenti. Così si esauriscono prima i chilometri previsti dai contratti di manutenzione senza dare un servizio aggiuntivo? Non è questo uno spreco di risorse?», lamenta l’associazione dei viaggiatori.

Il problema della carenza di personale

Nel periodo estivo, oltre ai guasti, viene segnalato anche il problema della carenza di personale, macchinisti e capitreno in ferie, «in parte mascherato dall’indisponibilità dei treni. L’Azienda sistematicamente nega la mancanza di personale e, infatti, non è mai riportato nelle inattendibili motivazioni fornite per le cancellazioni. Ma poi è costretta ad ammetterla e a ricorrere a campagne di assunzioni per reintegrare gli organici carenti».

Per i viaggiatori dei treni regionali l’estate (ma anche qualche settimana nei periodi di Natale ed Epifania) diventa un rebus, «perché non sai quali sono le corse cancellate e magari c’è un buco di due ore fra una e l’altra. Può capitare una volta, ma non tutti i giorni. Non si può gestire così il servizio, visto che la chiusura di alcune linee dovrebbe liberare treni e personale».
Anche la limitazione della circolazione è un problema, sia pure in proporzione ridotta, con quattordici percorrenze incomplete nel periodo preso in esame e una percentuale compresa fra 2 e 9 per cento in alcune giornate.
«Agli utenti restano soltanto i disagi, così non si può contare sul servizio. Il progetto di Regione Lombardia per lo sviluppo del servizio ferroviario non è stato smontato, anzi è stato potenziato: il problema vero è la gestione».

Trenord spiega: «Il caldo eccezionale ha messo alla prova i treni più vecchi»

«Come in tutta Europa, il caldo eccezionale registrato la scorsa settimana ha messo alla prova i treni più vecchi della flotta - spiega Trenord - Con le altissime temperature, i sistemi di condizionamento vanno in blocco per ragioni di sicurezza. Sono fenomeni che non interessano i convogli più nuovi. Questa situazione climatica ha causato la soppressione di corse sulla linea S9, su cui circolano mezzi più datati. Nelle date in cui si sono registrate le temperature più elevate, l’azienda ha organizzato i turni in modo da garantire sulla linea per tutta la giornata una corsa all’ora per direzione e rinforzi alla mezz’ora in alcune fasce, comunicando in anticipo le modifiche ai clienti tramite i propri canali».
L’azienda Trenord «ha intensificato le attività di manutenzione sugli impianti dei treni e, in parallelo, ha riorganizzato i turni dei convogli in modo da garantire maggiore disponibilità di mezzi sulla linea S9. Grazie a questi interventi, l’offerta della linea sta tornando progressivamente alla normalità».

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