Edilizia

Ecco come (e dove) sarà il bosco verticale di Monza

Riqualificazione energetica e qualità dell'abitare le parole d'ordine del progetto presentato oggi in via Baradello

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Un salto di quattro classi energetiche dalla G alla C, nuovi infissi, pannelli solari e l'introduzione di balconi e uscite con l'inserimento di elementi a verde studiati ad arte dall'archistar Stefano Boeri e dal suo team faranno delle case Aler di via Baradello il bosco verticale di Monza. Oggi, lunedì 8 aprile 2024, il taglio del nastro del cantiere che rappresenta un unicum in Lombardia e che farà cambiare il volto agli alloggi popolari.

Il Bosco verticale di Monza

Partirà domani, martedì 9 aprile 2024, ufficialmente il cantiere per la riqualificazione delle due palazzine di edilizia residenziale pubblica, in via Baradello a Monza e oggi è stato presentato a tutti gli inquilini il progetto di manutenzione straordinaria e riqualificazione energetica firmato dallo studio Stefano Boeri Architetti.
Si tratta di un intervento da tre milioni di euro finanziato con i fondi del Pnrr che presta particolare attenzione all’efficientamento energetico (l'edificio passerà dall'attuale classe G alla più performante C) – anche attraverso la realizzazione del cappotto termico di facciata e la sostituzione dei serramenti dei 95 alloggi coinvolti.

A partire dalla riqualificazione degli spazi di edilizia residenziale pubblica, il progetto introduce inoltre un sistema di balconi ballatoio, che integrano ed estendono lo spazio interno, insieme ad elementi verdi in facciata e spazi attrezzati per la socialità, mirati a rendere le aree comune più vivibili e inclusive. "L’obiettivo primario del progetto, infatti, è migliorare sia la qualità architettonica che la vita degli abitanti - ha ribadito anche l'assessore regionale  alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco - Con questo progetto vogliamo ridare dignità all'abitare: l'obiettivo è infatti quello di andare in una nuova direzione, verso cioè un welfare abitativo di qualità. Tutto ciò si traduce in una scelta progettuale importante che comprende una sostenibilità ambientale, ma anche economica dato che l'efficientamento energetico comporta la riduzione delle bollette".

Il progetto del Bosco verticale

Monza Bosco verticale

Insomma, i due condomini Aler al civico 6 e 12 diventeranno un vero e proprio Bosco Verticale: "Così usciamo dai vecchi cliché facendo un importante passo in avanti verso la qualità architettonica nel senso più ampio del termine e per questo i nostri più sentiti ringraziamenti vanno all’architetto Stefano Boeri e al suo studio, che ha accolto questa nuova sfida dandoci fiducia e credendo in questo progetto che ci auguriamo rappresenti un altro
importante tassello nel più vasto percorso di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica", ha fatto sapere Aler Monza e Brianza.

Hanno fatto appello alla pazienza che inevitabilmente dovranno avere gli inquilini nei prossimi mesi il sindaco Paolo Pilotto e l'assessore alla Partecipazione Andreina Fumagalli dal momento che i lavori termineranno tra il 2025 e i primi mesi del 2026.

"Servirà pazienza perché avrete un cantiere in casa, ma è un progetto importante che porterà migliorie importanti anche con una migliore fruizione degli spazi aperti e condivisi dove sarà possibile fare sport, organizzare corsi, orti didattici o eventi", hanno spiegato ai tanti residenti giunti sul posto per saperne di più.

Le parole di Boeri

Pur non essendo presente a Monza, l'architetto Boeri, il creatore del Bosco Verticale, ha spiegato: "L’intervento proposto per le case popolari di Monza  è la dimostrazione che autosufficienza energetica e inclusione sociale possano essere i due pilastri di una rigenerazione dell’edilizia popolare italiana. Il progetto non solo si propone di migliorare la qualità della vita dei residenti, introducendo un sistema di balconi, di facciate verdi e di spazi di
socialità tra i due blocchi e nei loro portici, ma grazie alle superfici fotovoltaiche sulle coperture e alla riduzione dei consumi permessa dall’intervento sulle facciate, permetterà ai due edifici - e agli altri di proprietà dell’Aler di Monza e Brianza - di costituire una forma innovativa e avanzata di comunità energetica, in grado di distribuire tra le famiglie meno abbienti i vantaggi ricavati dal contributo energetico che eccede i bisogni degli edifici stessi.”

Obiettivo è quello di garantire, in Lombardia, case popolari che devono avere la stessa dignità e la
stessa qualità alta del mondo del privato, seguendo l'esempio di soluzioni simili adottate ad Endhoven dove è stato realizzato una sorta di "Bosco verticale" con alloggi per studenti e giovani coppie.

 

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