Urbanistica

Edifici più bassi e la ciminiera verrà preservata: ecco come diventerà l'area ex Scotti

Il futuro dell'ex Feltrificio di viale Cesare Battisti, a Monza, è residenziale, con una quota di commerciale

Edifici più bassi e la ciminiera verrà preservata: ecco come diventerà l'area ex Scotti
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Edifici più bassi e la ciminiera verrà preservata: ecco come diventerà l'ex Feltrificio Scotti, area dismessa che si affaccia su viale Cesare Battisti, a Monza.

Ecco come diventerà l'area ex Scotti

Due edifici collegati tra loro da una tettoia, dalle altezze che andranno a salire mano a mano che ci si allontana da viale Cesare Battisti: da tre piani a quattro nella parte più lontana dall'arteria. Non più, dunque, condomini di 8 o 10 piani (come era stato ipotizzato). Anche perché tale soluzione aveva sollevato le proteste dei residenti che si erano organizzati in un comitato ad hoc.

"Un progetto che ricuce una ferita aperta"

"Siamo partiti dal progetto ereditato dalla passata Giunta, apportandovi dei cambiamenti che riteniamo essere migliorativi - ha spiegato il sindaco Dario Allevi - Siamo molto soddisfatti perché si tratta di uno dei primi interventi che andrà a chiudere una delle tante cicatrici quali sono le aree dismesse".

Soddisfatta anche l'assessore all'Urbanistica Martina Sassoli. "Il nuovo progetto del Feltrificio, firmato da un’archistar di chiara fama internazionale, interpreta perfettamente la Monza del futuro che insieme abbiamo voluto delineare. Una città in cui la qualità degli edifici sia valorizzata dalla bellezza del verde, sempre più protagonista della rigenerazione urbana made in Monza".

Il piano Scanagatti

Approvato con deliberazione del Consiglio nel 2015 in variante al  Pgt del 2007, il progetto di recupero dell'ex Feltrificio Scotti prevede la riqualificazione del comparto situato tra il viale Cesare Battisti e le vie Donizetti e Scarlatti. Un’area dismessa occupata dagli edifici produttivi dell’ex Feltrificio Scotti, con una consistenza edilizia originaria di 10.662,00 metri quadri.

Il documento siglato nel novembre 2016, quando ancora c'era la Giunta guidata da Roberto Scanagatti e lo studio di architettura era quello dell'ex primo cittadino Michele Faglia, prevedeva interventi di recupero di edifici esistenti, quali Villa Azzurra, Casa delle Aste, capannone lungo via Donizetti e ciminiera (destinata invece a essere abbattuta nel secondo progetto Faglia). Erano inoltre previste nuove edificazioni suddivise in due blocchi: un primo blocco di due edifici residenziali, orientati sull’asse nord-sud rispetto a viale Cesare Battisti, di altezza pari a 4 piani nella porzione più vicina al viale, 5 piani nella parte intermedia e uno di essi raggiungeva la massima altezza di 6 piani verso via Scarlatti. Era poi previsto un edificio a destinazione residenziale/commerciale verso la via Donizetti disposto su tre piani fuori terra. Tale convenzione era però rimasta solo sulla carta, perché mai attuata.

Il progetto attuale

I progetti presentati dal privato nel mese di dicembre 2021 prevedono l’attuazione degli interventi che insistono sul settore ovest e parzialmente sul settore est del comparto. E' prevista la ristrutturazione dell’edificio affiancato alla ciminiera ad uso residenziale, nonché la costruzione di complesso edilizio a destinazione residenziale articolato su più livelli, imperniato su una corte centrale, posta in asse con la direttrice nord\sud e la presenza storica della ciminiera.

Il tutto inserito nel contesto mediante la riqualificazione delle aree libere, con la realizzazione di una vasta area a verde impreziosita dalla messa a dimora di diverse essenze arboree. E' prevista anche costruzione di un edificio a destinazione terziaria/residenziale, nonché il recupero di un edificio esistente che si affaccia su una piazza d’uso pubblico.

L’altezza degli edifici

Rispetto al precedente progetto, quello attuale presenta altezze più contenute e si attesta ora sui 3-4-5 piani: 3/4 piani verso il Viale Cesare Battisti (rispetto ai 4 piani del planivolumetrico di Pii progettato in origine). Le destinazioni d’uso e le superfici realizzate sono conformi a quanto previsto dalla convenzione urbanistica stipulata e dunque non si andrà in variante.

Il Comune si sta occupando dell’iter di rilascio del Permesso di Costruire: un passaggio articolato che deve essere preceduto dal rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, previa acquisizione del parere della Commissione Paesaggio e della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, volto a ottenere il permesso per interventi edilizi su immobili e aree di interesse paesaggistico.

"Progetto inserito nel contesto paesaggistico"

“Il progetto nasce da una meticolosa analisi del contesto nel quale sorgerà e, i cui elementi caratterizzanti, grazie ad una collaborazione attenta con la committenza e con l'Amministrazione saranno un importante simbolo. Ogni progetto deriva la sua unicità dall’ambiente circostante, dalla sua storia e dalla sua vocazione: questi sono gli elementi guida, con i quali ci si deve sempre confrontare e relazionare. Il territorio lombardo è ricco di beni e patrimoni culturali e i Comuni sono i nostri interlocutori privilegiati”, ha sottolineato l'architetto Mario Cucinella.

 

 

 

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