Educatori in piazza con un flash mob: "Stipendi sotto la soglia di povertà"
Manifestazione dei lavoratori della cooperativa Aeris: "Per le istituzioni siamo trasparenti".
“Chiediamo uno stipendio pari a quello degli insegnanti” , “gli educatori delle cooperative hanno stipendi medi fissi al di sotto della soglia di povertà”: questi alcuni degli slogan lanciati dai lavoratori e dalle lavoratrici della Cooperativa Aeris che oggi, venerdì 2 dicembre, hanno scioperato ed indetto un flash mob in piazza Papa Giovanni Paolo II a Vimercate, sotto la sigla sindacale Sial Cobas.
Professionalità non valorizzate e sottopagate
Oltre a far sentire la loro voce per chiedere il diritto ad avere un lavoro dignitoso, con stipendi adeguatamente pagati per chi lavora a scuola, attraverso le cooperative, hanno ribadito come i servizi offerti grazie alle loro professionalità siano essenziali e di conseguenza debbano avere maggiore tutela perché come recitava uno dei cartelli esposti in segno di protesta: “alla qualità del lavoro corrisponde la dignità”.
Educatori "trasparenti"
Tanti i cartelli e gli slogan esposti dai manifestanti, una trentina, che hanno anche deciso di sventolare cartelline trasparenti a dimostrazione di quanto il loro lavoro e le loro professionalità siano spesso... trasparenti e quindi non valorizzati adeguatamente.
Valorizzazione che, secondo i manifestanti, dovrebbe essere assicurata sia da Aeris, la cooperativa di Vimercate per cui lavorano, sia dagli enti pubblici (Comuni in primis) per i quali prestano servizio, soprattutto nelle scuole, spesso senza le adeguate garanzie.
Mancanza di garanzie e di valorizzazione che sta provocando un'emorragia di professionalità (tante le dimissioni) con ulteriore peggioramento delle condizioni di chi resta e, di conseguenza, del servizio.
"Facciamo vivere meglio le persone"
"Basti pensare - ha sottolineato un manifestante - che un educatore che segue un bambini disabile a scuola, se l'alunno non si presenta, deve tornare a casa senza essere pagato".
"Non produciamo ricchezza monetaria ma facciamo. vivere meglio le persone e questo non ha prezzo”, ha aggiunto un altro educatore presente.