Siccità

Emergenza idrica: un tavolo di lavoro per salvare le Bevere

La proposta del consigliere regionale e comunale della Lega Alessandro Corbetta. L'obiettivo è non lasciare da soli i Comuni

Emergenza idrica: un tavolo di lavoro per salvare le Bevere
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«Un tavolo di lavoro e di coordinamento tra tutti i soggetti interessati con l’obiettivo di stilare un programma concreto che possa portare alla riqualificazione del sistema idrico delle Bevere».
Il consigliere comunale e regionale della Lega Alessandro Corbetta aveva messo sul piatto la proposta già durante la tavola rotonda dedicata all’emergenza idrica organizzata dal nostro gruppo eidtorial a fine luglio; ora l’ha lanciata ufficialmente a seguito di diversi sopralluoghi lungo il sistema delle Bevere e del Lambro tra i comuni di Besana, Veduggio, Renate e Briosco effettuati insieme a due veri esperti del territorio: Paolo Pirola e Luciano Erba.

Obiettivo: salvare le Bevere

«Purtroppo la dura siccità di quest’anno ha colpito pesantemente il sistema delle nostre rogge. La maggior parte delle Bevere sono infatti in secca e asciutte, ma alcune sorgive straordinariamente stanno ancora buttando fuori acqua - ha spiegato Corbetta - Il reticolo idrico delle Bevere, come si evince dal nome stesso, ha rappresentato in passato una ricchezza incredibile per i nostri avi perché venivano utilizzate come vero e proprio approvvigionamento idrico per persone, animali e campi agricoli». Un patrimonio che, denuncia il lumbard, «attualmente non viene adeguatamente valorizzato e sfruttato per differenti motivi, tra cui i problemi di inquinamento, interventi troppo spesso orientati solamente alla sistemazione idraulica e decisioni del passato poco attente sul piano della sostenibilità ambientale». In futuro però, «con una attenta riqualificazione e nella speranza che la siccità di quest’anno non diventi una costante, il sistema delle Bevere e delle rogge potrebbe rappresentare una risorsa importante, sia per l’agricoltura che per l’attrattività turistica, oltre ovviamente dal punto di vista ecologico portando benefici all’ambiente e al fiume Lambro».

I Comuni non vanno lasciati soli

Come agire? Le singole Amministrazioni comunali non possono muoversi da sole: «E’ necessaria a mio avviso una collaborazione tra i Comuni dell’area, il Parco Valle del Lambro, gli enti gestori della rete idrica e fognaria e associazioni ed esperti del territorio - ha detto il consigliere regionale - In provincia di Monza e Brianza si tratta dei comuni di Besana in Brianza, Briosco, Renate, Triuggio e di Veduggio con Colzano. L’idea è di mettere tutti insieme a ragionare su quali progetti di riqualificazione si possono concretamente mettere in campo».

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