Emergenza infermieri al Pio XI
Il segretario generale della Uil Fpl scrive all’Asst Brianza e chiede un intervento urgente, è pronto a rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro
Gravissima carenza di infermieri all’ospedale Pio XI di Desio. A lanciare l’allarme è il sindacato della Uil Fpl Lario e Brianza per cui «siamo arrivati a un livello di emergenza».
Emergenza infermieri al Pio XI
Il segretario generale, Massimo Coppia, di fronte a una situazione che da inizio anno è notevolmente peggiorata, coinvolgendo ormai quasi tutti i reparti, ha evidenziato la forte preoccupazione e ha chiamato in causa la direzione generale dell’Asst Brianza, chiedendo un intervento urgente. In una lettera che ha inviato mercoledì 23 ottobre parla di «gravissima carenza di personale infermieristico presso l’ospedale di Desio». Ricorda di aver segnalato la criticità della situazione già con una nota del 18 gennaio di quest’anno, «ma ci è stato riferito da chi opera all’interno dell’ospedale che da allora la condizione è ulteriormente peggiorata, raggiungendo un livello di emergenza».
Il problema, a distanza di mesi si è allargato, tanto che il sindacalista segnala con forza che «oggi il numero di infermieri in servizio non è più sufficiente a garantire la copertura dei turni in modo adeguato. Di conseguenza, al personale viene richiesto di rinunciare ai giorni di riposo, compromettendo seriamente il livello di sicurezza sia per i lavoratori che per i pazienti». Di conseguenza, «il rischio di errori dovuti alla stanchezza e all’affaticamento aumenta significativamente, mettendo a repentaglio la salute e l’incolumità di tutti». Un rischio che per Coppia non si può correre.
I reparti in sofferenza
Numerosi i reparti interessati, come conferma lo stesso sindacalista: «In forte sofferenza è il Dipartimento della Cardiologia, ma anche la Chirurgia, la Neurologia, l’Ortopedia, il blocco operatorio, la week surgery per piccoli interventi, la Ginecologia, la Medicina, la Nefrologia e il Pronto soccorso», sostanzialmente quasi tutti. «Siamo a conoscenza del fatto che la Dapss (Direzione aziendale delle professioni sanitarie e sociosanitarie), responsabile del plesso di Desio, sia stata informata della situazione, ma, a quanto pare, non sono state ancora adottate misure organizzative volte a garantire i diritti fondamentali dei lavoratori, come il rispetto dei turni di riposo», aggiunge, ricordando di essere personalmente «impegnato da anni nella campagna nazionale "Zero morti sul lavoro", che denuncia le carenze strutturali e organizzative che compromettono la sicurezza sui luoghi di lavoro». E, a questo proposito, rileva che «la situazione che si sta vivendo presso l’ospedale di Desio è purtroppo un esempio lampante di come il mancato intervento possa determinare un rischio concreto per i lavoratori e per i pazienti».
Per questo è necessario, secondo il sindacalista, che la direzione generale dell’Asst Brianza «si adoperi con urgenza affinché vengano assegnate risorse aggiuntive ai reparti in sofferenza». Se non ci sarà un intervento, per la Uil «si dovrà seriamente valutare la riduzione dei posti letto, in conformità con i requisiti di accreditamento che stabiliscono un rapporto adeguato infermiere-paziente». Posti letto già carenti, come denunciato più volte (la disponibilità è di 0.9 posti letto ogni mille abitanti). «Purtroppo molte aziende sono ormai fuori budget, e anche l’Asst Brianza; il ricorso ai gettonisti dimostra chiaramente che siamo di fronte a un mercato drogato e la sanità è sempre più in sofferenza, oltre a prevalere una gestione privatistica – la disamina di Coppia - Serve un piano Marshall a livello economico e sui carichi di lavoro. Il nostro impegno è quello di tutelare i dipendenti, per tutelare i pazienti. Per questo siamo intervenuti a Desio, e la situazione non va sottovalutata».
A questo punto, annuncia, «siamo pronti a rivolgerci all’Ispettorato del Lavoro se non sarà posto rimedio a questa situazione d’emergenza, perché non si può andare avanti con simili carichi di lavoro».