Prove generali

Esonda il Lambro, scuole evacuate. Ma è un test

Oggi la grande esercitazione della Protezione civile in centro Monza e in Brianza per non farsi trovare impreparati in caso di emergenza

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Poco fa le scuole di Monza del centro storico vicine al Lambro sono state evacuate per il rischio di esondazione del fiume, ma in realtà era solo una prova per farsi trovare preparati in caso di emergenza. E' questo l’imperativo che ha governato la grande esercitazione della Protezione civile nella nostra provincia partita oggi, che proseguirà fino a domenica.

Esercitazioni vicino al Lambro

L’esercitazione, coordinata dalla Prefettura in accordo con la Protezione civile e i sindaci dei 15 Comuni coinvolti, ha voluto mettere alla prova l’efficienza e il coordinamento del sistema di intervento.
Nel capoluogo è stato testato il Piano di Protezione Civile del Comune nel caso si manifesti un’emergenza idraulica di livello B lungo l’asta del fiume Lambro.

A fronte della ricezione di un codice di allerta prima arancione e poi rosso è stato testato l’allestimento tecnologico del Centro Operativo Comunale presso la Sala Giunta del Municipio, le capacità dei referenti del «nucleo di prima attivazione» e delle funzioni di supporto di partecipare alle attività previste.

Scuole evacuate in centro

Oggi, venerdì 24 marzo 2023, una grande prova di evacuazione ha coinvolto le scuole monzesi che sorgono a ridosso del fiume e cioé il Nido Centro (66 bimbi totali di cui 15 di 6-12 mesi 24 di 18-24 mesi) , la Materna Umberto I° (82 alunni) e l’wlementare De Amicis (200 alunni circa).

Per questo scenario sono stati inoltre attivati 15 studenti delle scuole superiori Zucchi e Mosè Bianchi formate all’interno del progetto «Attivamente in Protezione Civile» in particolare nell’allestimento di una struttura temporanea di ricettività dei bambini della scuola De Amicis.

«Farsi trovare preparati e addestrati di fonte all’emergenza è una necessità per la nostra città che in passato ha vissuto ore difficili durante l’esondazione del Lambro – spiega il sindaco Paolo Pilotto – I lavori svolti in questi anni e le attività di formazione hanno certamente aumentato la consapevolezza del rischio e del ruolo imprescindibile dei nostri volontari ai quali va fin d’ora il mio ringraziamento per l’impegno costante anche durante le attività di addestramento».

Le comunicazioni alla città

Nella notte tra giovedì e venerdì, invece, sono stati svolti addestramenti specifici del personale volontario del sistema di Protezione civile comunale per allestire le barriere provvisionali anche utilizzando risorse esterne. Le attività hanno previsto anche l’utilizzo delle motopompe da svuotamento che, nel caso di emergenza reale, sarebbero destinate alla bonifica delle proprietà allagate.
Sono state testate anche le dinamiche di attivazione dei servizi «sensibili» del territorio potenzialmente coinvolto dall’esondazione del Lambro (Tribunale, Cps, Ufficio di Igiene) e dei servizi (piano di messa in protezione delle cabine Enel).

Nei test sono stati provati anche i sistemi di allertamento della popolazione anche attraverso telefonate di emergenza, particolarmente mirate ai residenti delle vie Aliprandi, Annoni e Gerardo dei Tintori che nella notte tra venerdì e sabato sono state interessate dalle operazioni di allestimento/disallestimento delle barriere considerando che sono le più esposte al rischio di esondazione.

 

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